Cittadinanza: ‘Da 13 anni la discussione in Parlamento’

La proposta di legge per la cittadinanza ai ragazzi nati in Italia e figli di genitori stranieri torna al centro dell’attenzione dopo un anno di silenzio. E questo grazie alle iniziative di un gruppo di giovani che, a un anno dall’ok della Camera, hanno deciso di scrivere ai senatori e di organizzare iniziative per porre l’accento sulla questione. Che tocca un milione di ragazzi. Paula, Mohamed, Marwa,  dice l’ex ministro per Cecile Kyenge,  sono i nomi dei compagni di scuola e degli amici che ogni giorno giocano con i nostri figli, crescono con loro ma non hanno i loro stessi diritti. Sono un milione, sono italiani, ma non per la legge italiana. Hanno il diritto di essere come noi, perché lo sono: italiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, anche per il Paese. Perché lo ius soli,  conclude Kyenge,  è un bene per il nostro Paese. Per questo deve diventare legge il più presto possibile. Ius soli subito.

La mobilitazione dei ragazzi, che hanno anche creato su Facebook un gruppo per spingere la proposta di legge li ha portati a un incontro con il presidente del Senato, Pietro Grasso che si è impegnato sul tema. Ho incontrato i promotori della legge sulla cittadinanza, ha detto,  e mi sono espresso sulla necessità che venga approvata al più presto. M’impegno a sollecitare la trattazione di questa proposta. Purtroppo le Commissioni stabiliscono priorità,  ha aggiunto Grasso,  che sfuggono a quelle che possono essere le percezioni e le esigenze dei cittadini. I giovani hanno, comunque, anche incontrato la presidente della commissione Affari Costituzionali Anna Finocchiaro e la relatrice del provvedimento Doris Lo Moro.

Approvato dalla Camera a metà ottobre del 2015, è da tempo sottoposto a vari stop and go in commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama. Intanto il 14 gennaio 2016 è stato approvato in via definitiva lo ‘ius soli sportivo’. Una proposta di legge che prevede la possibilità di tesseramento in società sportive, dai 10 anni in avanti, di bimbi stranieri nati o residenti in Italia da quando sono piccoli.

E’ da tredici anni anni che in Parlamento si discute di una riforma in materia di cittadinanza.

 

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