Civitacampomarano: la street art ridisegna il paese senza internet

In Molise, esiste un paesino, Civitacampomarano,  dove internet non funziona per niente bene. A porre rimedio al divario digitale del piccolo borgo di 410 abitanti di epoca Sannitica, ha pensato l’artista Biancoshock che grazie all’installazione ‘web 0.0’ ha reso il paesino al passo con i tempi.

Biancoshock, che è stato invitato a fine aprile, per partecipare al festival di arte urbana CVTà Street Fest diretto da Alice Pasquini, ha spiegato che analizzando il paese è venuto a conoscenza della totale assenza o quasi della connessione internet; chiedendo lumi agli abitanti, questi non avevano la benché minima idea di che cosa si stesse parlando.

Da questa scoperta è nata l’idea su cui si basa l’installazione: una street art ironica che va a rimpiazzare le app digitali come youtube, Whatsapp, Facebook e altri, con una semplice cabina telefonica, con un tavolino di un bar o con la cassetta della posta.

Nel belvedere del paesino, con tanto di panchine per ammirarla, vi è collocata una cabina telefonica, avvistamento più unico che raro di questi tempi, ma gli abitanti pare che abbiano deciso di utilizzarla per comunicare all’esterno: né più né meno come Whatsapp.

La farmacia del paese riporta il logo di Avast, un famoso e molto apprezzato antivirus: se siete infetti o malati sapete quindi dove andare!.

Il logo di Ebay è stato affisso su un alimentari; sicuramente meno asettico della piattaforma digitale e decisamente il luogo migliore per fare acquisti ed eventualmente chiedere il rimborso di un prodotto prima di tornare a casa.

La cassetta della posta è stata contrassegnata con il simbolo di Gmail, uno dei servizi di posta elettronica più utilizzati; sicuramente il piccolo paese non sarà invaso da spam e lettere indesiderate.

Il tavolo di un bar o di un ristorante con il logo di google, il famoso motore di ricerca, un centro di scambio di informazioni nel mondo reale; quale miglior posto per uno scambio di idee e di informazioni di una caffetteria?

Una panchina color azzurro vicino un cartello con il logo di Twitter ci porta indietro nel tempo quando per “spifferare” non occorrevano mouse e tastiera, ma semplicemente aprire la porta di casa e incontrare l’amico o l’amica di turno per una sana chiacchierata.

Al numero 31 di una abitazione, vicino all’insegna ‘wikipedia’ risiede una anziana signora, l’ironia è volta ad individuare le persone anziane come custodi della conoscenza e della saggezza.

Una serie di sedie con il logo di youtube in un locale della pro loco, dove i paesani possono guardare insieme e in santa pace la finale di Champions League.

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