Raso al suolo il clan Belforte di Marcianise. I carabinieri insieme alla polizia e alla Guardia di finanza di Caserta, hanno portato all’esecuzione di 44 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti esponenti del clan. Sequestrati anche beni per un valore di 10 milioni di euro.
Le indagini, scaturite dal rinvenimento della contabilità e degli elenchi di imprenditori estorti e di affiliati, hanno permesso di ricostruire l’organigramma, le attività illecite e il modus operandi dell’organizzazione camorristica, tanto potente da indurre gli stessi Casalesi, nel corso degli anni ’90, a stringere un patto di non belligeranza per la spartizione dei proventi delle attività estorsive nel comprensorio di Caserta, Marcianise e il comprensorio contiguo al capoluogo. Di rilievo il ruolo assunto negli ultimi anni dalle mogli dei capiclan, condannati a lunghe pene detentive e reclusi in regime di 41 bis. Le donne, secondo le indagini, avevano assunto la reggenza dell’organizzazione, gestendone anche la cassa comune e garantendone così la vitalità. Contestualmente, si sta eseguendo, in varie provincie del centro e sud Italia, un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili, per un valore di oltre 10 milioni di euro, nonché di oltre 250 rapporti bancari, appartenenti a persone o società riconducibili ai componenti dei nuclei familiari degli arrestati.