L’esplorazione del Teatro di Roma nella scena internazionale si arricchisce con il ritorno del regista argentino Claudio Tolcachir che, dopo Emilia (premio Ubu 2017 come miglior nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica, prodotto dallo Stabile capitolino), continua a raccontarci in Edificio 3. Storia di un intento assurdo, dal 16 al 21 maggio al Teatro Argentina, la complessità delle relazioni interpersonali attraverso un altro testo grottesco e reso ancora più attuale dalle fratture sociali e individuali generate dalla pandemia.
Autore, regista e attore, classe 1975, Claudio Tolcachir è creatore di testi surreali e commoventi, protagonista della fertile nouvelle vague argentina e fondatore di Timbre4 – teatro, compagnia e scuola a Buenos Aires – sempre fedele alla sua poetica dai toni lievi e profondi, e con sguardo realistico, empatico e toccante. Come in questa creazione, rappresentata per la prima volta a Buenos Aires nel 2008, una commedia che riverbera la più stringente attualità affrontando la vicenda di cinque personaggi, tra loro colleghi, che condividono lo spazio ristretto di un ufficio di un’azienda pubblica, nel quale trascorrono buona parte delle proprie vite tra amori, tradimenti, equivoci, desideri, frustrazioni.
Le loro storie personali si intrecciano con momenti di commozione, effetti grotteschi e di comicità: Sandra, single che fa di tutto per rimanere incinta (Giorgia Senesi); Ettore (Rosario Lisma), cinquantenne mammone, che solo dopo la morte della madre si avventura nelle prime goffe esperienze amorose; la confusionaria, invadente, affettuosa Monica (Valentina Picello), che non sapendo vivere la propria vita, si infila in quelle altrui; l’amore combattuto tra Manuel, ragazzo fragile e violento (Emanuele Turetta) e la più equilibrata Sofia (Stella Piccioni).
Tolcachir porta in scena una profonda riflessione sui rapporti umani – amici, amanti, colleghi, familiari e altro ancora – per scandagliare, con uno stile tragicomico e dal ritmo trascinante, l’incolmabile baratro tra l’identità più intima di ciascuno di noi e il personaggio pubblico con cui ci rappresentiamo all’esterno. Con leggerezza e senso dell’attesa si dipana tutta la vita davanti agli occhi degli spettatori, che si riconoscono in queste storie, lasciando emergere il vuoto delle esistenze, dei sentimenti e delle relazioni. Ammantata di grande verità, la commedia dipinge personaggi commoventi e comici, in cui ognuno di noi si riconosce: i cinque abitanti di Edificio 3 siamo noi che rimpiangiamo il primo amore, che lottiamo ogni giorno contro la solitudine, che nel lutto scopriamo noi stessi, che ci tradiscono con chi meno ci aspettiamo, che non troviamo le parole, che mentiamo per nasconderci, noi, ingenui a cinquant’anni, disincantati a venti.
CLAUDIO TOLCACHIR
Drammaturgo, regista, attore e fondatore del Teatro Timbre 4 nella capitale argentina, dove tuttora vive e lavora. Protagonista indiscusso della nuova scena argentina, ha riscosso il suo primo successo internazionale nel 2005 con il pluripremiato “La Omisión de la Familia Coleman”, presentato nelle più importanti capitali del mondo, tra cui Milano, Madrid, Parigi, Lisbona, Dublino, New York, e tuttora in tournée. Nel 1998 fonda la compagnia TIMBRE4 dal 2001 multisala teatrale e scuola di recitazione, punto di riferimento culturale fondamentale a Buenos Aires, con la quale mette in scena testi da lui scritti e diretti, quali: “La omisión de la familia Coleman”, “Tercer cuerpo”, “El viento en un violín” (che insieme formano la “Trilogia del living”, raccolta in volume e pubblicata in Italia da Editoria & Spettacolo, 2012), “Emilia”; poi “Dínamo” e l’ultimo “Próximo”. È stato insignito di numerosi premi: ACE, Clarín, María Guerrero, Teatro del Mundo y Teatro XXI, ed è stato nominato al Premio Konex come uno dei migliori registi contemporanei. In Italia nel 2017 ha vinto il Premio UBU per “Emilia”, Miglior testo straniero e scrittura drammaturgica. Le sue opere si rappresentano in oltre 20 paesi e sono state tradotte e pubblicate in sei lingue. Come attore ha lavorato in oltre 30 produzioni teatrali con registi di spicco, tra i quali il maestro Daniel Veronese (recitando in “Un hombre que se ahoga”; “La noche canta sus canciones”; “Ella lo ama”; Alejandra Boero (“Juana de Arco”); Agustín Alezzo (“Ah soledad”); Norma Aleandro (“De rigurosa etiqueta”); Ciro Zorzoli (“La calma mágica”); Luciano Suardi (“Quién le teme a Virginia Woolf”); Corina Fiorillo (“Nerium Park”); Roberto Villanueva (“El juego del bebe”); Carlos Gandolfo (“En casa-en Kabul”). In cinema ha recitato in: “El pasado”, regia Hector Babenco; “Un especie de familia”, regia Diego Lerman; “El Ardor”, regia Pablo Fendrix; “Mentiras piadosas”, regia Diego Sabanes, e altri. Come regista si è affermato in Argentina e in Sud America e all’estero tanto nel circuito indipendente che in quello ufficiale, oltre che nel musical e nel teatro musicale. In Spagna ha diretto: “Todos eran mis hijos”; “Emilia”; “La verdad”; “Tierra del Fuego”; “Copenhague”; “La maquina de Turing”. Ha inoltre diretto la versione in catalano della sua pièce di maggior successo, “La omisión de la familia Coleman”, per il Teatro Romea de Barcellona. In Italia ha diretto Giulia Lazzarini nel suo testo “Emilia”, produzione Teatro di Roma (2017). Per il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in coproduzione con Aldo Miguel Grompone e con TIMBRE4, ha allestito la versione italiana della sua pièce “Tercer cuerpo” (“Edificio 3. Storia di un intento assurdo”), provando in una Milano in zona rossa nel mese di novembre 2020. Lo spettacolo debutterà a ottobre 2021 al Piccolo Teatro Studio Melato. Come docente dirige stage e corsi di recitazione e di regia per studenti e professionisti. Ha inoltre condotto workshop a New York, Venezia, Milano, Madrid, Barcellona, Parigi, Strasburgo, Lisbona, Santiago del Cile, San Paolo in Brasile, Montevideo in Uruguay, e oltre. Claudio Tolcachir è il Maestro dell’École des Maîtres 2022.
Teatro Argentina
16 – 21 maggio 2023
Claudio Tolcachir
EDIFICIO 3
STORIA DI UN INTENTO ASSURDO
scritto e diretto da Claudio Tolcachir
traduzione Rosaria Ruffini
con (in ordine alfabetico) Rosario Lisma, Stella Piccioni, Valentina Picello, Giorgia Senesi, Emanuele Turetta
luci Claudio De Pace
costumi Giada Masi
foto Masiar Pasquali
Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa,
Carnezzeria srls, Timbre 4 in collaborazione con Aldo Miguel Grompone
orari: martedì, giovedì e venerdì ore 20.00
mercoledì e sabato ore 19.00 | domenica ore 17.00
durata spettacolo: 65 minuti
TEATRO ARGENTINA_ Largo di Torre Argentina, 52 – 00186 Roma _ www.teatrodiroma.net
Biglietteria Teatro di Roma: tel. 06.684.000.311 _ email biglietteria@teatrodiroma.net
Orario biglietteria Teatro Argentina: lunedì dalle 11 alle 17 e dal martedì alla domenica dalle 11 fino a inizio spettacolo.
Si ricorda che da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo la biglietteria sarà attiva esclusivamente per la replica del giorno.
Biglietti: da € 40 a € 25 | con TdR Card € 132 / 6 ingressi al Teatro Argentina o 12 ingressi al Teatro India e al Teatro Torlonia
Orari spettacoli: martedì, giovedì e venerdì ore 20.00 | mercoledì e sabato ore 19.00 | domenica ore 17.00
Durata spettacolo: 65 minuti