Dodici modelle russe e ucraine che gridano insieme il loro no alla guerra e chiedono a gran voce la pace nelle loro terre e in tutto il mondo. Sono le protagoniste del calendario 2023 di Codacons firmato da Tiziana Luxardo, fotografa da sempre impegnata in messaggi sociali, rivolti in particolare alle donne. I dodici scatti compongono una collezione intitolata “Addio alle armi”, con richiamo quanto mai necessario al famoso romanzo di Ernest Hemingway.
Il filo conduttore delle 12 immagini sono proprio i lacci con i colori delle bandiere russa e ucraina che distinguono le modelle e rappresentano i profondi legami storici e culturali che esistono tra le due popolazioni.
“Per dimostrare quanto sono forti le loro somiglianze – ha spiegato Luxardo – in una foto ho voluto raffigurare un volto che è l’unione di due facce separate, una ucraina e una russa. L’incredibile effetto che si ottiene è che il viso sembra di un’unica persona”.
“Quando è iniziato questo conflitto – ha aggiunto la ritrattista – ho avuto lo stesso sentimento di rabbia e di impotenza che avevo negli anni Settanta, quando da giovanissima manifestavo contro la guerra. Allora si parlava del Vietnam, ero una figlia dei fiori, una pacifista per definizione come lo sono oggi. Il mio concetto di fondo è che bisogna creare ponti e buttare giù muri”.
Il progetto “vuole evocare la pace come idea universale che non ha religione, necessaria per poter credere in un domani migliore, dove ci sia speranza, amore, solidarietà e fratellanza e che vede nelle donne le autentiche messaggere di pace”, si legge sul sito del Codacons, dov’è possibili ammirare gli scatti. “Non nascondo che è stato molto difficile cercare di creare delle immagini volutamente surreali estrapolate da contesti reali – ha detto Luxardo –. Era come se fossi su una nuvola e osservassi tutto dall’alto, senza confini, ma solo orizzonti”.
A corredo del calendario è stata infatti lanciata la campagna social #Influencerperlapace di Codacons e Associazione Influencer Responsabili. Le due realtà vogliono mobilitare gli influencer chiedendo loro di porre all’attenzione dei follower sul web quanto sta succedendo in Ucraina e di diventare forze di pace.