Addio ai vecchi e ‘cari’ colori del pronto soccorso. Gli ospedali italiani si preparano ad adottare un sistema numerico per le persone che si presentano ai triage. Anche il sistema infermieristico verrà cambiato, dando più autonomia agli infermieri. Sono, queste, alcune delle principali novità redatte nella linee guida per il triage in pronto soccorso, attualmente ferme al 2001. Una vera e propria rivoluzione che servirà a velocizzare i tempi di attesa e ad agevolare il trattamento e la cura dei pazienti. L’obiettivo è quello di ridurre i casi di caos che ogni anno si registrano nei pronto soccorso italiani, soprattutto durante il periodo invernale e il giorno dopo alcune feste.
Oggi il sistema vigente assegna dei codici colore in base al livello di priorità del paziente. Tuttavia non sarebbe più adatto a soddisfare i bisogni dei pazienti, creando inoltre una sovrapposizione con altre categorie, dall’argento per le persone anziane al rosa per le vittime di violenza. Una volta attivate le linee guida chi si presenterà al pronto soccorso riceverà un numero da 1 a 5, dove l’1 è la massima emergenza e il 5 le ‘non urgenze’.
Con queste linee guida, attese da molto tempo, si prende in considerazione “finalmente” il problema del sovraffollamento dei pronto soccorso. “Sarà un grande cambiamento per le persone ma è una evoluzione positiva che ci mette allo stesso livello di altri Paesi Ue e degli Usa”, ha spiegato all’Adnkronos Salute Massimo Magnanti, segretario nazionale del Sindacato professionisti emergenza sanitaria (Spes) e medico del Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Roma.
Per quanto riguarda i tempi, inoltre, chi sarà valutato come ‘urgente’ non dovrà attendere più di 15 minuti, mentre i casi meno urgenti, quelli minori e le non urgenze saranno trattati rispettivamente in 60, 120 e 240 minuti. Il paziente in sala d’attesa, poi, sarà costantemente monitorato per valutare l’evolversi della sua condizioni clinica e nel caso spostarlo di numero e di priorità. Agli infermieri, infine, saranno affidate maggiori competenze, purché abbiano maturato almeno sei mesi di esperienza lavorativa in pronto soccorso e svolto un periodo di formazione abilitante al triage, che deve avvenire con corso teorico specifico e affiancamento a tutor esperto.