Cogoleto, voto con saluto romano in consiglio comunale

Tempesta per i saluti fascisti nel Giorno della Memoria in consiglio comunale a Cogoleto, cittadina di 9 mila persone nel ponente della riviera ligure, a una trentina di chilometri da Genova. La denuncia è arrivata dal sindaco di centrosinistra, Paolo Bruzzone, in carica da poco più di 4 mesi. In un post sui social ha accusato tre consiglieri della minoranza di centrodestra di aver fatto il saluto romano nella seduta della vigilia, che si era aperta proprio con un ricordo delle vittime della Shoah. “Si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano”, accusa, parlando di “un grave episodio”. Poi ha aggiunto: “Mi preme condannare con forza tale gesto appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale. La nostra Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino ad oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi. Sono pertanto convinto che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato”.

I tre diretti interessati però non ci stanno e si dicono “indignati” per la lettura: nessun saluto romano, si è solo trattato di un voto per alzata di mano, sostengono: “La caccia alle streghe è ricominciata – dice Francesco Biamonti (Lega) -.Nessuno può permettersi di infangare il mio nome né tanto meno quello del mio partito. Per questo motivo presento querela nei confronti dei consiglieri di maggioranza che dicono di avermi sentito dire frasi che non mi appartengono e nei confronti del sindaco Paolo Bruzzone per la ricostruzione falsa che ha fatto sul suo profilo facebook”.

“Sono indignata” dice la seconda consigliera coinvolta nello ‘scandalo’, Valeria Amedei. “E’ una cosa vergognosa che io venga tacciata di fare una cosa del genere nel Giorno della Memoria, ho tirato su la mano per votare. E’ un gesto che non mi appartiene e non mi rappresenta”.

E anche il terzo consigliere, Mauro Siri, smentisce: “Non ho pensato neanche lontanamente di imitare il saluto fascista. Ho perso mio padre in Russia, ho sempre odiato i regimi totalitari fascisti e comunisti”.

Ma la polemica si è subito infiammata. “Oltre a commettere un reato, hanno offeso nel giorno della Memoria tutte le vittime della follia criminale nazifascista”, dice il presidente della Liguria Giovanni Toti. Nicola Fratoianni di Leu parla di vicenda dal carattere “disgustoso”. Cgil perla di “atto scellerato”. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, postando una foto dell’accaduto su twitter, commenta: “Ecco un esempio di quelli con cui non si potrà mai governare”.

Mentre i gruppi Sansa Presidente, Linea Condivisa, M5S e PD annunciano un esposto. In provincia di Bergamo, intanto, sono stati individuati dalla Polizia i presunti autori di una intromissione antisemita durante una riunione sulla piattaforma ‘zoom’ della Comunità Ebraica di Venezia, il 3 novembre 2020.

Intanto accertamenti sono in corso da parte della Digos di Genova per chiarire quanto accaduto. Gli agenti hanno raccolto materiale ed atti e seguiranno approfondimenti mentre è già in corso un’informativa alla magistratura.

“Abbiamo deciso di presentare denuncia contro i consiglieri del consiglio comunale che hanno votato l’approvazione del bilancio con il saluto fascista. Abbiamo inoltrato la denuncia anche al Prefetto di Genova che potrebbe far decadere la loro carica”. Lo dice il sindaco del Comune di Cogoleto Paolo Bruzzone.

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