Lavoro, scattano gli adeguamenti per colf, badanti e babysitter: in alcuni case le spese per le famiglie arrivano fino a 2mila euro al mese
A seguito del mancato accordo fra le associazioni dei datori di lavoro domestico e i sindacati in tema di rivalutazione delle retribuzioni, sono scattati gli aumenti della retribuzione di colf, badanti e babysitter.
Entrano infatti a vigore a gennaio gli adeguamenti in misura pari all’80% delle variazioni del costo della vita rilevate dall’Istat al 30 novembre 2022 per le retribuzioni minime contrattuali, e in misura pari al 100% per i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio.
Potrà costare fino a 1.384 euro al mese avere una badante formata convivente livello D super (per una persona non autosufficiente) oltre a 194 euro di indennità e la quota di mensilità aggiuntive quali tredicesima e Tfr.
Colf e badanti, tutti gli aumenti nelle tabelle del ministero
Le variazioni partono dal 1 gennaio 2023 così come i contributi che secondo l’Assindatcolf dovrebbero crescere di circa l’8%.
La tabella con gli importi retributivi aggiornati per CCNL Lavoro Domestico riporta i seguenti minimi retributivi per i lavoratori conviventi, in alcuni casi con l’indennità aggiuntiva:
livello A (assistente familiare generico convivente, ad esempio addetto alle sole pulizie) – 725,19 euro;
livello AS – 857,06 euro;
livello B – 922,98 euro;
livello BS (babysitter o assistente di persone autosufficienti) – 988,90 euro;
livello C (assistente con specifiche conoscenze di base, ad esempio un cuoco) – 1.054,85 euro;
livello CS – 1.120,76 euro;
livello D – 1.318,54 euro, più indennità 194,98 euro;
livello DS – 1.384,46 euro, più indennità 194,98 euro.
La tabella completa con le retribuzioni minime contrattuali è sul sito del Ministero del Lavoro.
Aumenti colf e badanti, i costi per le famiglie
Agli aumenti dello stipendio mensile si devono aggiungere anche:
contributi (Inps, Cassa Colf)
rateo Tfr
tredicesima
ferie.
Nel caso di persone non autosufficienti le famiglie dovranno mettere in programma però spese molte più alte perché oltre alla retribuzione per la badante e ai contributi dovranno considerare anche le sostituzione nei giorni di riposo e nelle ferie oltre all’assistenza notturna.
Secondo i calcoli di Assindatcolf, i costi a carico delle famiglie potrebbero aumentare da 1.300 euro all’anno fino a quasi 2mila euro al mese.
Per l’Assindatcolf per la figura professionale più formata e qualificata del comparto la famiglia potrebbe spendere fino a quasi 2mila euro al mese senza considerare le sostituzioni. Dall’Associazione però fanno sapere che la maggior parte dei contratti per le badanti riguardano i livelli CS ovvero quelli per le assistenti che seguono persone non autosufficienti senza avere le abilitazioni per un totale mensile compresi i contributi che supera i 1.500 euro.