‘Saluto gli arbitri, miei colleghi: un arbitro può condurre bene la partita se ha un certo aiuto di correttezza dai giocatori’, dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale Juve e Milan, finaliste di Coppa Italia. Quando sono stato eletto, ha anche detto il Capo dello Stato, dopo aver giurato alla Camera mi sono paragonato a un arbitro imparziale, e ho ricevuto un applauso. Poi ho aggiunto che l’arbitro deve essere aiutato dai giocatori: è seguito un altro applauso, con un po’ di sorpresa.
Parlando di ‘correttezza’ non posso esimermi dal citare la mancanza di correttezza di Silvio Berlusconi che ricevuto dal Capo dello Stato nel corso dell’incontro di coalizione ha chiesto di poter rientrare nella ‘Sala alla Vetrata’ per poter conferire con Mattarella. Permesso accordato, con Salvini e la Meloni che restano fuori dalla porta come due scolaretti. Passano i minuti e la porta si riapre con Berlusconi che spiega: ‘Non abbiamo parlato nè di politica, nè di governo. Ho fatto presente a Mattarella le condizioni di salute in cui versa Dell’Utri’. Follia pura, elevata all’ennesima potenza.
La posizione giuridica di Dell’Utri non è in alcun modo rassicurante: la sentenza in esecuzione ha accertato i suoi rapporti con i vertici di Cosa nostra dai primi anni ’70 al 1992. Allarmante appare la pregressa latitanza in Libano, avvenuta nel 2014, vale a dire poco meno di quattro anni fa, nonostante l’età, la patologia cardiaca e le altre affezioni già all’epoca presenti, scriveva il tribunale, citando anche la richiesta di condanna a 12 anni di reclusione avanzata due settimane fa dalla procura di Palermo nel processo sulla cosiddetta Trattativa .
‘L’Italia non può essere una nazione mediocre e per questo ci affidiamo a una persona come lei’, ha detto il capitano della Juventus, Gianluigi Buffon, parlando al Quirinale durante l’incontro delle finaliste di Coppa Italia col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: ‘Dobbiamo avere fiducia in un futuro più prospero e migliore, lo meritiamo’. A dire il vero, in base a quanto premesso, fortemente ne dubitiamo…
Tornando al Governo annotiamo gli ultimi sviluppi:
‘Certo, sarebbe un grosso problema, credo di sì’, così il capogruppo della Lega alla Camera, Giancarlo Giorgetti, risponde a chi gli chiede se l’eventuale appoggio di Berlusconi al governo ‘neutrale’, a suo giudizio, segnerebbe la fine dell’alleanza di centrodestra.
‘Oggi, domani, nei prossimi giorni e i prossimi mesi continueremo i nostri sforzi per cercare quelle soluzioni possibili per far nascere un governo politico voluto dagli italiani: continuiamo a chiedere a Silvio Berlusconi un gesto di responsabilità in modo da permettere la nascita di questo esecutivo’. ‘Proposta irricevibile’, replica Maria Stella Gelmini, capogruppo Forza Italia alla Camera, parlando con i giornalisti al Senato. Oggi, prosegue, chiedere a FI di dare l’appoggio esterno mi pare una domanda malposta che non può che avere una risposta negativa.
Il Quirinale è comunque al lavoro per definire la squadra del governo di garanzia ma certamente l’incarico non sarà affidato prima di domani. Il presidente Sergio Mattarella è al lavoro con i suoi collaboratori per la scelta del premier e dei ministri che dovranno comporre l’esecutivo che il capo dello Stato invierà alle Camere alla ricerca di una fiducia che in queste ore pare difficile ottenere, almeno stando alle dichiarazioni di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. In caso di sfiducia resterà solo da decidere la data delle elezioni: o la metà di luglio o l’autunno.
Massimo riserbo al Quirinale sulle valutazioni in corso. Sono chiari però gli elementi certi che sono alla base delle valutazioni di Mattarella: grande attenzione alla presenza femminile, nessun politico in squadra e capacità di gestire i dossier internazionali e i conti pubblici.
Chiudo con una proposta, di certo ironica, ma ‘ben ingabbiata’, per un governo a ‘scatola chiusa’ guidata da un premier che riceverà, fuor d’ogni dubbio, il plauso del leader di Forza Italia: ‘Marcello Dell’Utri’… che ben comunicare e coordinare il tutto attraverso ‘cella…’
Roberto Cristiano