Duro colpo del governo di Bogotà contro le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Il leader del gruppo guerrigliero Guillermo Leon Saenz Vargas, detto Alfonso Cano, è stato ucciso in un bombardamento dell’esercito nella foresta del sudovest del paese. La notizia è stata resa nota dal presidente Jose’ Manuel Santos, che per anni è stato in prima linea, come ministro della difesa, nella lotta alle Farc. Cano è morto dopo essere rimasto ferito durante un attacco vicino ad un centro chiamato Lopez de Micay, nel quale sono rimasti uccisi anche la sua compagna e altri guerriglieri. Dopo il bombardamento – hanno precisato fonti locali – c’e’ stata una battaglia durata circa dieci ore tra i soldati di Bogota’ e il ‘sesto fronte’ delle Farc. Le stesse fonti hanno precisato che al termine degli scontri, i soldati hanno rastrellato l’area, trovando i corpi di Cano e degli altri uomini delle Farc.
Alfonso Cano era diventato nel 2008 il capo della guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc, marxisti), in sostituzione del leader storico, Manuel Marulanda, stroncato da una crisi cardiaca a marzo. Esercito e polizia colombiana non hanno mai smesso di seguirlo. Nel settembre 2010 Jorge Briceno, detto ‘Mono Jojoy’, il numero due delle Farc e il loro leader militare erano stati già uccisi. Nel 2008, la guerriglia delle Farc, aveva inoltre perso altri due dirigenti storici: i due membri dell’ufficio politico, Raul Reyes, ucciso in un bombardamento in Ecuador e Ivan Rios.La guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia è stata fondata nel 1964 e secondo le autorità conta ancora 8mila combattenti.