Chiusura ad effetto nel lungo week-end calcistico. Venerdi ha aperto le danze il Milan che ha vinto a Genova contro i rossoblù di Ballardini. I rossoneri viaggiano a mille e oramai sono ad un passo dal raggiungere anche il Napoli. Pari nell’anticipo di Sabato tra Udinese e Roma. Un gol per tempo. Nel match di mezzogiorno l’Atalanta vince, seppur di misura, contro il Pescara. Nel pomeriggio la Juventus ha battuto, proprio allo scadere, un Catania ben messo in campo. Stecca il Napoli che lascia l’intera posta in palio a Verona ad appannaggio del Chievo. E’ chiaro che gli azzurri accusano un periodo di appannamento. Insomma e per farla breve all’appello mancavano altre quattro squadre, di cui ben tre che lottano per un posto in Champion’s League. Scontro face to face per Lazio e Fiorentina. Sulla carta, apparentemente, meno ostico l’avversario dei nerazzurri dell’Inter che si ritrovano un Bologna che con le grandi si esalta e che annulla, tranquillamente, il divario sia tecnico che di classifica con le grandi squadre. Pronti e via. Poche emozioni, meglio i rossoblu che a Milano mettono in difficoltà gli uomini di Stramaccioni, tant’è che i fischi del pubblico accrescono le difficoltà di Zanetti e compagni che soffrono e parecchio le sortite offensive dei ragazzi di mister Pioli. Anche la Lazio non parte bene ed i viola ne approfittano. Al 19’ c’è il gol di Jovetic. I capitolini sbandano e rischiano di capitolare ma sono in partita sino allo scadere della prima frazione di gioco. Come non detto. Al 49’ è Liajc a fare centro. Direttamente da calcio di punizione, Marchetti non ci arriva. A Milano è un monologo del Bologna. L’Inter è in affanno e la Fiorentina vola al quarto posto. Come volevasi dimostrare, anche il calcio può essere una scienza esatta. Al 56’ il patatrac per i nerazzurri. Gabbiadini per Gilardino che batte Handanovic. L’Inter reagisce rabbiosamente ma non basta. Sfiora per almeno tre volte la rete ma i felsinei tengono e portano a casa un risultato a dir poco insperato. Terza vittoria consecutiva e pratica salvezza che resta solo una formalità. Male, anzi malissimo per l’Inter che dopo sedici gare consecutive perde anche l’imbattibilità casalinga.
Michele Pisani