Il codice delle uova
In tutte quelle in commercio, è applicato un codice sulle uova. In molti non fanno caso ai numeri che appaiono sull’etichetta delle uova, ma rappresentano un’informazione importante che permette di avere indicazioni su freschezza e qualità del prodotto. Questo codice definisce la classificazione delle uova che tiene conto di una serie di fattori, tra cui:
allevamento,
categoria,
dimensioni,
tracciabilità.
Sull’etichetta delle uova è riportata la taglia dell’uovo, mentre sul guscio è presente una sigla che indica il tipo di allevamento e altri codici per la tracciabilità. Informazioni utili ad esempio se compriamo uova biologiche e vogliamo essere sicuri della provenienza.
Etichetta delle uova: come leggerla
Sull’etichetta delle uova si trova una lettera che indica la classificazione della taglia. Le sigle sono XL (assegnata alle uova grandissime), L (assegnata alle uova grandi con peso minimo di 63 grammi), M (le uova di taglia media) e S (le uova più piccole con peso inferiore di 53 grammi).
Direttamente sul guscio, si trovano invece i codici delle uova 0 1 2 3 che identificano il tipo di allevamento:
0 indica che l’uovo proviene da allevamento biologico, il più naturale
1 indica che l’uovo proviene da galline allevate all’aperto
2 indica che l’uovo proviene da un allevamento a terra
3 indica che l’uovo proviene da allevamento in gabbia, il più intensivo.
Dopo questo numero, segue la sigla che indica la nazione di provenienza, per l’Italia è IT. Dopo la sigla si trova il codice ISTAT del Comune di ubicazione dell’allevamento, quindi la provincia dell’allevamento e in chiusura il codice identificativo dell’allevatore.
Come capire la freschezza delle uova
La legislazione europea divide le uova in diverse categorie di qualità. Da queste lettere riportate sull’etichetta delle uova, è possibile capirne il livello di freschezza. Le categorie sono:
categoria A o “uova fresche”, sono uova fresche, che possono essere consumate (quante volte a settimana?) anche senza lavarle
categoria B o “uova di seconda qualità o conservate”, quelle cioè che non sono destinate alla grande distribuzione, ma alle industrie di trasformazione o a quelle non alimentari
categoria C o “uova declassate destinate all’industria alimentare” o ai discount, dove fare la spesa per risparmiare.