Il cluster turismo: ci attende un futuro radioso?” è il titolo del webinar, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nell’ambito delle iniziative sul cluster d’impresa.
L’evento è stato caratterizzato da due workshop. Nella prima sessione di lavori “Futuro del turismo: scenari e prospettive”, introdotto e moderato da Achille Coppola, segretario nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili italiani e consigliere delegato del Progetto Attività d’impresa, a cui hanno partecipato Giorgio Palmucci (presidente Enit), Massimo Caputi (presidente Federterme), Alessandro Belli (Cdp Sgr head of tourism), Marco G. Malacrida (Str Director Italy), Massimiliano Macaione (Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners).
Al secondo workshop “Come prepararsi a valorizzare le opportunità del Turismo”, moderato da Liliana Speranza, consigliere dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, cluster “Made in Italy”, a cui sono intervenuti Dante Amati (responsabile Grandi Progetti Invitalia), Michele Sambaldi (Managing Director Pellicano Hotels), Fabrizio Sammarco (Ceo Italia Camp), Amedeo Manzo (presidente Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo), Giorgio Ribaudo (direttore Thrends), Dario Leone (Partner Head of Hospitality Italy at Cushman & Wakefield).
Secondo il documento ‘Emergenza Covid 19’ pubblicato dai commercialisti lo scorso aprile alla luce dell’emergenza epidemiologica con le analisi e le proposte della categoria per i singoli cluster d’impresa, il cluster turismo si compone essenzialmente delle attività degli alberghi, della ristorazione, delle agenzie di viaggio e tour operator e degli stabilimenti termali. Si tratta, complessivamente, di 345.428 imprese (di cui 74.435 società di capitali) e 378.435 unità locali. Il cluster occupa complessivamente 1.556.053 addetti e realizza 132 miliardi di produzione complessiva ed un valore aggiunto pari a 66 miliardi di euro circa. Dalla banca dati Aida risultano 72.888 società di capitali ad aprile 2020.
Il mondo ha vissuto e sta vivendo una delle più drammatiche crisi della storia recente, dai lavori è emerso che l’analisi degli scenari economici indica un recupero completo nel triennio, il turismo complessivamente avrà recuperato i volumi del 2019 e li supererà con un totale di visitatori del +4% rispetto al 2019, trend dettato dal turismo domestico.
L’Italia è in una situazione diversa rispetto ad altre destinazioni mondiali: il settore del turismo vale molto, tra il 12 e il 13 per cento del PIL, tre con tre milioni di lavoratori, detiene c’è anche un importante turismo interno. Non vuol dire che la situazione non è così grave se si considera che più della metà di chi fa vacanze in Italia arriva dall’estero ma molti turisti italiani potrebbero fare in Italia vacanze che altrimenti avrebbero fatto all’estero, compensando in parte la perdita di turisti stranieri. La storia insegna che il turismo è stato profondamente colpito da varie crisi, (dall’11 settembre, alla Sars, agli attentati terroristici), ma ciò nonostante è riuscito sempre a riprendersi ed a uscirne rafforzato ad anche in tempi non eccessivamente lunghi. Molte le proposte da agevolazioni fiscali e contributive per le imprese e la necessità di investimenti in innovazione. Il Governo italiano ha misure per contenere la diffusione del virus e garantire la sicurezza sanitaria nazionale, è intervenuto con la creazione di fondi di emergenza, con l’estensione e con il rafforzamento degli ammortizzatori sociali e con ulteriori strumenti di sostegno come il bonus vacanze.
Rispetto al bonus vacanza dai lavori è emerso che sarebbero utili misure piu’ incisive come la detrazione della spesa dei soggiorni nella dichiarazione dei redditi, dando l’opportunità agli italiani di dedurre interamente la spesa delle vacanze in Italia. Punti chiavi per prepararsi a valorizzare le opportunità del turismo sono stati individuati nella sostenibilità, rigenerazione, innovazione e creatività. Il futuro dipende anche una nuova cultura di impresa che porta verso le aggregazioni e allo sviluppo di modelli innovativi di organizzazione aziendale e governance.
I commercialisti sono pronti a promuovere ed ad affiancare le imprese per pianificare e valorizzare le opportunità del turismo per un futuro radioso.