Commercio al dettaglio in Trentino: molte nubi ma l’imperativo è guardare avanti rimettendo al centro il negozio di vicinato

Pur con le molte difficoltà che il settore sta vivendo anche in Trentino, il messaggio che la Giunta dell’Associazione commercianti al dettaglio del Trentino, allargata ai presidenti di categoria ed ai membri della Giunta Unione, che oggi ha incontrato l’assessore provinciale Roberto Failoni, è di fiducia. Una fiducia non incondizionata ma che si basa sulla volontà di guardare oltre il coronavirus ed i suoi effetti disastrosi sull’economia, in un momento in cui – tra nuovi obblighi in carico agli esercenti, calo drastico degli afflussi nei negozi, disposizioni almeno all’apparenza contraddittorie e sicuramente pesanti per la categoria – c’è bisogno di trovare nuove forze per costruire un futuro di ripresa. Che non riguarda soltanto la categoria: è più che mai evidente, infatti, che la salute dei negozi di città e paesi della provincia è legata a doppio filo con il benessere sociale ed economico di tutta la collettività.

In vista dell’ulteriore stretta sull’uso del green pass anche nei negozi, la Giunta dell’Associazione commercianti al dettaglio del Trentino presieduta da Massimo Piffer si è riunita oggi per fare il punto sulla situazione della categoria, alla luce anche della situazione connessa all’emergenza sanitaria. All’incontro ha partecipato anche l’assessore provinciale di riferimento Roberto Failoni.

Tra gli aspetti più critici segnalati dai consiglieri ci sono il calo degli afflussi di clienti, anche nel periodo dei saldi, le incertezze per il futuro e i nuovi obblighi in capo agli esercizi commerciali. In più, visto lo stretto legame tra commercio e turismo in un territorio come il Trentino, è emersa anche la preoccupazione per la tenuta della stagione invernale.

L’introduzione del green pass anche nei negozi è vista dalla categoria con una certa apprensione: non tanto sull’opportunità, dal momento che la salute pubblica è considerata comunque prioritaria dalla categoria, quanto sulle modalità di controllo che per molti negozi, viste le dimensioni, diventano molto onerose da seguire. Il rispetto delle regole e il rigore nell’osservare quanto previsto dalla legge sono prioritari per la categoria, che applica le procedure stabilite a livello romano. Preoccupa, altresì, l’effetto combinato dei vari decreti e provvedimenti che, tra quarantene, fermi e chiusure, stanno provocando un calo irragionevole degli afflussi negli esercizi commerciali. Il timore è che l’aspetto psicologico, irrazionale, possa prendere il sopravvento, modificando in maniera irreversibile i comportamenti d’acquisto dei cittadini.

«La situazione è molto delicata – spiega il presidente dell’Associazione Massimo Piffer – e l’impressione è che in questa pandemia si faccia un giorno un passo avanti e il giorno dopo due passi indietro. C’è un tema di esasperazione, da parte dei commercianti come dell’intera popolazione, ma c’è anche un problema di difficoltà oggettive: il calo dei clienti si intreccia in modo pericoloso all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. In particolare il tema dell’aumento dei costi dell’energia elettrica è un tema molto caldo, sul quale siamo attivi e attenti. L’incertezza in cui versa il turismo si ripercuote sugli acquisti e sull’andamento di quelle attività localizzate in aree a forte vocazione turistica. L’introduzione di nuovi limiti e nuovi protocolli sta conducendo, di fatto, ad un nuovo lockdown di chi è in quarantena, di chi non ha il green pass e di chi è indotto da prudenza o timore a limitare al massimo le proprie uscite».

«Ringraziamo l’assessore Failoni per aver accolto il nostro invito all’incontro di oggi con la consueta disponibilità e coinvolgimento. Siamo consapevoli che di fronte alle scelte del governo centrale il margine delle regioni e province autonome sia limitato, ciononostante chiediamo a questa Giunta che sul tavolo sia posta anche lo stato della nostra categoria. Una categoria che ha un ruolo essenziale nell’economia e nella società trentina».

«Tuttavia, se da un lato è nostro dovere riportare le criticità ed i problemi, il nostro ruolo sindacale ci spinge a lavorare per tutelare le imprese associate e per offrire loro opportunità di crescita: un esempio è Fuori App, un sistema di buoni che contribuiscono autenticamente a far girare l’economia locale, a beneficio di cittadini e imprese. Si tratta di un’iniziativa che come Associazione promuoviamo caldamente. Ma non è l’unica: accanto alla nostra attività di supporto agli associati, siamo impegnati assiduamente sui tavoli di lavoro provinciali, nonché nelle commissioni, mentre, dal punto di vista associativo, siamo sempre impegnati a sviluppare nuove opportunità per le imprese. È vero che si fa molta fatica a vedere la fine di questa pandemia, ma vogliamo guardare avanti con fiducia e ottimismo».

L’Assessore Failoni ha ricordato gli interventi della Giunta provinciale a sostegno delle categorie economiche, in primis il bando qualità che ha fatto registrare un numero altissimo di adesioni. Ha annunciato che nel corso dell’anno molto probabilmente si darà il via ad un’iniziativa analoga che abbia i medesimi obiettivi: aumentare qualità e redditività delle imprese trentine. L’Assessore ha assicurato la massima disponibilità al confronto ed al dialogo.

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