In 10 anni circa 62mila negozi in meno (-10,9%), 39mila bar-ristoranti-hotel in più e una grande crescita delle imprese commerciali registrate da titolari stranieri (+26,2%) a fronte di un calo del 3,6% di quelli italiani. È la fotografia del commercio in Italia dal 2008 a oggi scattata dal Centro studi di Confcommercio.
Dal 2015 a oggi, comunque, in concomitanza con l’avvio dell’uscita dalla crisi, l’emorragia si è sostanzialmente arrestata. Per quanto riguarda il boom degli stranieri, ha spiegato Mariano Bella, la spiegazione sta da una parte nella scarsa voglia degli italiani di operare in questo settore e dall’altra anche in qualche forma di concorrenza sleale da parte degli stranieri che, a volte, aprono e chiudono ed è in quei casi molto più difficile recuperare le imposte. Dal 2008 a oggi i negozi nei centri storici delle principali città italiane sono diminuiti dell’11,9%, mentre sono cresciuti il commercio ambulante (+8,7%) e, soprattutto, alberghi, ristoranti e bar (+17%).