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Mentre arriva il fondo ‘Atlante’ in aiuto degli istituti di credito ma monta la protesta dei risparmiatori, sono fermi da tempo in commissione al Senato dieci disegni di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle banche. E anche alla Camera sono presenti quattro proposte di legge che, però, non sono ancora state assegnate alle commissioni competenti. L’avvio della discussione sui provvedimenti a Palazzo Madama è stato il 13 gennaio del 2015 quando il presidente della commissione Finanze di Palazzo Madama, Mauro Marino, ha fatto sapere di essere intenzionato a mettere all’ordine del giorno il disegno di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta incentrata in particolare sul dissesto del Monte dei Paschi di Siena fatto proprio dal Movimento cinque stelle. Al testo, nel tempo, sono stati poi associati altri nove disegni di legge di tutti i partiti e che vanno dalla proposta di una più generica commissione sul sistema bancario e finanziario, con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori (Marcucci, Pd) a quelle più specifiche, anche su Banca Etruria (Lucidi, M5s). Tra stop and go nella seduta del 24 febbraio scorso il presidente della commissione, Marino, ha annunciato, su sollecitazione del Movimento cinque stelle, il proprio impegno in qualità di relatore a sottoporre alla Commissione un primo documento di sintesi. Ma ha anche proposto un ciclo di audizioni attraverso una indagine conoscitiva. Una procedura contestata dal Movimento cinque stelle che la considera un allungamento dei tempi e che per questo ha deciso di non partecipare a questa parte di esame. In tutti i disegni di legge (salvo uno che prevede una commissione monocamerale) viene prevista l’istituzione di una commissione bicamerale composta da 40 parlamentari, 20 deputati e 20 senatori, nominati dai presidenti delle Camere.
