Dopo diversi anni di contrazione o sostanziale stabilità, torna a salire il numero di case finite all’asta in Italia.
Per il secondo semestre consecutivo, il Centro Studi Sogeea rileva un aumento piuttosto consistente degli immobili finiti all’asta. Una tendenza anomala per il mercato italiano, che nei due anni precedenti aveva visto calare sensibilmente il numero delle case vendute all’asta. Secondo la rilevazione presentata in Senato, tra gennaio e giugno 2019 sono state vendute in tribunale 21.737 abitazioni, con un aumento del 21.5% rispetto all’ultimo semestre del 2018.
E se da un punto di vista questo rappresenta una ghiotta opportunità per tutti coloro che volessero comprare casa all’asta, dall’altro lato è un campanello d’allarme da non sottovalutare per nessun motivo: maggiore il numero di immobili all’asta, maggiore il numero di famiglie italiane che, per un motivo o un altro, non riesce a ripagare il debito ipotecario sulla propria abitazione. Come rilevato nel corso dell’audizione dagli analisti del Centro Studi Sogeea, si assiste a una “tendenza preoccupante che conferma quanto si era potuto osservare all’inizio dell’anno e che riporta il valore assoluto degli immobili residenziali finiti sul mercato praticamente ai livelli dell’estate 2017”.
I livelli di gennaio 2017, quando le case all’asta furono oltre 30.000, sono ancora piuttosto lontani, ma il doppio aumento consecutivo è comunque pericoloso.
Come si evince dalle pagine dello studio presentato presso l’aula “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama, il panorama italiano delle case vendute all’asta è piuttosto composito, con marcate differenze a livello di aree geografiche del Paese.
Mentre nelle regioni del nord Italia la situazione è rimasta sostanzialmente invariata (le vendite concluse nelle aule del tribunale sono state 9.191, contro le 8.852 del semestre precedente), le regioni del centro e sud Italiafanno registrare aumenti a doppia cifra. Nell’area centrale l’aumento è stato quasi del 60% (si è passati da 3.441 immobili all’asta a 5.482), mentre nel sud e nelle isole maggiori la crescita è stata rispettivamente del 33% e del 15%.
La regione con più case vendute all’asta in assoluto è la Lombardia, con oltre 4 mila immobili ceduti di fronte al giudice (di fatto, il 20% del totale nazionale). A grande distanza segue il Lazio, con circa la metà degli immobili finiti all’asta; il terzo gradino del podio è invece ad appannaggio della Sicilia. Nella parte bassa di questa particolare graduatoria, invece, troviamo Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Umbria 85, che contano rispettivamente 85, 56 e 37 immobili finiti all’asta.