Comunali di Roma con Letta che invoca le primarie con un Pd che sottobanco lavora con Conte per far ritirare la Raggi e lanciare un candidato unico. Un progetto ambizioso che dovrebbe essere approvato passando dall’approvazione delle correnti. Calenda in un’intervista a La Stampa, in cui parla della sua candidatura a sindaco di Roma, boccia le primarie Pd e sottolinea: ‘Io ho detto a Letta che sono disponibile in ogni momento a decidere insieme la squadra. le deleghe e il programma. Ma ciò a partire dalla mia candidatura, che dopo mesi è l’unica in campo. C’è un tema che riguarda la classe dirigente locale. Facciamo insieme un’operazione di rinnovamento. Ma con le primarie, ove mai si facessero, il rischio di una spartizione tra correnti è troppo elevato’.
Il leader di Azione chiede un’operazione di rinnovamento visto che nell’indicazione elettorale del candidato da presentare intravede una trappola. Calenda nell’intervista ribadisce: ‘Sono sei mesi che vengono sconvocate o convocate a seconda dell’opportunità politica. Letta dice primarie: ma il Pd lavora con Conte per far ritirare la Raggi e lanciare un candidato unico. E se ci sarà un loro candidato unico, ovvio che non si faranno’.
Poi osserva: ‘L’unica cosa che temo di perdere è il tempo e l’attenzione dei cittadini. Non possiamo stare tre mesi ad attaccarci tra noi invece di parlare agli elettori. Come faccio a restare fermo fino a giugno? Finora, gli unici in campo siamo io e la Raggi. Il mio obiettivo è arrivare al secondo turno: perché lì, come dicono i sondaggi, batterei la Raggi di 20 punti. E lo farò con una proposta civica che si rivolge ai cittadini a prescindere dall’orientamento politico. Stiamo lavorando a pieno ritmo per costruire una lista civica con persone di grande qualità. Una proposta che parlerà a tutta la cittadinanza. Che punterà su progetti concreti: rifiuti, trasporti, verde. Poi, sempre disponibile al confronto con Letta’.