Comune di Caltagirone: ‘Riunione del tavolo tecnico sul Canone unico patrimoniale

“Ringrazio le organizzazioni di categoria, il Collegio dei revisori dei conti, l’Ordine dei dottori commercialisti,   i   dirigenti   del   Comune   e   i   consiglieri   comunali   di   centrosinistra   per   avere partecipato ai lavori. Trovo, invece, irragionevole l’assenza dei consiglieri di centrodestra che si sono sottratti, con argomenti destituiti di fondamento, a un’occasione di confronto istituzionale.

Oggi il tavolo tecnico ha accertato in maniera inequivocabile che l’aliquota del Canone unico e le tariffe   dei   passi   carrabili   non   sono   il   frutto   di   una   determinazione   discrezionale dell’Amministrazione, ma la necessaria e ineludibile conseguenza del l’osservanza delle norme”.

Queste le dichiarazioni rese dal sindaco Fabio Roccuzzo a conclusione della riunione del tavolo tecnico sul Canone unico patrimoniale svoltasi stamani, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba”, su iniziativa dell’Amministrazione comunale. Poco prima i consiglieri di centrodestra avevano comunicato la propria assenza, accusando l’Amministrazione di avere deliberatamente aumentato le tariffe, “così causando dolosamente un ingiustificato aggravio fiscale e contributivo”, definendo “irricevibile” l’invito a un tavolo tecnico “da parte di chi ha bollato la nostra mozione come foriera di squilibri di bilancio” e non accettabile “l’invito di chi, con le proprie premesse, ha già condizionato l’esito dei lavori e non si assume la responsabilità del proprio agire politico”.

Il primo cittadino ha, invece, ribadito che la Giunta “si è limitata ad applicare la legge in una materia in cui l’ultimo aumento risale al lontano 2012, peraltro ricorrendo alla tariffa standard”.

“Nei prossimi giorni – aggiunge il sindaco – trasmetterò al Ministero dell’Interno, al Ministero dell’economia e alla Procura della Corte dei Conti le motivazioni per le quali la mozione d’indirizzo adottata dal Consiglio con i soli voti del centrodestra non può in alcun modo essere attuata. Se ciò accadesse, infatti, si violerebbero le disposizioni del Testo unico Enti locali e, comeconfermato dal Collegio dei revisori dei conti, si provocherebbe un evidente squilibrio di bilancio”.

Il primo cittadino, raccogliendo l’invito delle organizzazioni di categoria – presenti all’incontro, per la Confcommercio, il vicepresidente provinciale Rosario Bruno e il presidente locale  Carmelo   Scalzo;   per  la  Confesercenti  il  responsabile   calatino   Filippo  Guzzardi;   per  la Confartigianato   il   presidente   territoriale   Francesco   Navanzino   -,   ha   assicurato   “un   maggiore coinvolgimento” delle stesse nelle varie iniziative.

Dai rappresentanti delle associazioni si è levato il grido di dolore di tutte le categorie produttive, alle prese col caro energia e con altre, gravissime problematiche che attentano alla sopravvivenza  di tante aziende.  Gli stessi hanno “preso atto delle  affermazioni  del segretario generale e del presidente del Collegio dei revisori sull’obbligatorietà di alcuni passaggi, dettata anche   dal   dissesto”.   Infine,   hanno   anticipato   la   presentazione   di   una   formale   richiesta   di annullamento della delibera con cui, lo scorso 29 giugno, il Consiglio ha approvato il regolamento che disciplina l’applicazione del Canone unico patrimoniale, ciò perché essa sarebbe viziata dalla mancata concertazione con le stesse organizzazioni. Il presidente dell’Ordine dei commercialisti

Gaetano Lo Monaco (presente, per lo stesso Ordine, pure il segretario Carlo D’Alessandro) ha ricordato che “le disposizioni in questione avrebbero dovuto essere applicate dal 2020” e che “si può   eventualmente   rivedere   il   regolamento,   rispettando   però  i   minimi   tabellari”.   I   consiglieri comunali Pia Giardinelli e Vincenzo Di Stefano – presenti pure Mario Polizzi, Greta Bonanno e Claudio   Panarello   –   hanno   insistito   sulla   “piena   legittimità   e   serietà”   dell’operato dell’Amministrazione,   stigmatizzando   “le   gravissime   conseguenze”   che   sarebbero   connesse all’annullamento degli avvisi di accertamento richiesto con la mozione”.

Il presidente del Collegio dei revisori dei conti  Pietro Gioviale ha rilevato “l’assoluta incompatibilità di ogni eventuale intervento di riduzione delle tariffe con lo stato di dissesto, con la perdurante situazione di estrema difficoltà e con l’ineludibile esigenza di risanamento finanziario

dell’Ente”. Il segretario generale Carolina Ferro ha confermato che “tanto il regolamento, quanto le tariffe sono stati adottati nel pieno rispetto della normativa in materia”.

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