Comune di Fiumicino, Anac e mancata trasparenza

Il vertice amministrativo del Comune di Fiumicino (Roma) sembrerebbe aver violato le norme sulla trasparenza amministrativa in vigore da aprile 2013, tant’è che l’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha deciso di avviare un’ispezione per verificare se gli obblighi di produzione e pubblicazione dei dati relativi al personale e agli incarichi di vertice della Pa siano stati rispettati dal Comune presieduto da circa due anni da Esterino Montino, già presidente della Regione Lazio dopo lo scandalo che ha travolto il compagno di partito Marrazzo. Sul sito web, fino al 19 giugno, per i dirigenti, mancava sia il decreto tramite il quale il sindaco conferisce l’incarico sia la dichiarazione di insussistenza delle cause di inconferibilità e incompatibilità. Il 19 giugno scorso abbiamo chiesto, invano, dei chiarimenti al Comune e qualche ora dopo sul sito istituzionale sono comparse le dichiarazioni di insussistenza delle cause di inconferibilità e incompatibilità che però non contano granché se non vi sono i decreti di conferimento degli incarichi che devono essere contestuali a tali dichiarazioni. Il 22 giugno poi le dichiarazioni di tre giorni prima sono sparite, sostituite da nuovi documenti, con date differenti, attestanti l’insussistenza delle cause di inconferibilità e incompatibilità e accompagnate finalmente anche dai relativi decreti di conferimento degli incarichi firmati dal sindaco Montino. Ma la toppa sembra essere peggiore del buco visto che questi decreti sono tutti datati 31 marzo 2015,  tranne uno,  e le dichiarazioni di insussistenza inconferibilità e incompatibilità non sono contestuali, come prevede la legge, ma datate un mese dopo e oltre. Un’amministrazione non proprio ‘trasparente’ che sicuramente non ha rispettato gli obblighi di pubblicazione, previsti per legge, delle informazioni in questione, ma che, visti anche gli atti pubblicati con due anni di ritardo, potrebbe, a seguito dell’ispezione dell’Anac, risultare inadempiente anche in merito alla produzione stessa di tali atti con conseguenze disastrose per il Comune di Fiumicino, arrivando finanche all’annullamento di tutti i contratti dei dirigenti.  Dall’Anac precisano che il legislatore ha previsto la pubblicazione di tutta questa documentazione “al fine di rendere conoscibile, e quindi verificabile anche dai cittadini, che il soggetto che assume un incarico non incorra nelle cause di inconferibilità e incompatibilità. Questo per consentire il controllo da parte di tutti e, quindi, una verifica ulteriore oltre a quella operata dall’amministrazione. L’omessa pubblicazione, tuttavia, può essere indice della mancata produzione della dichiarazione stessa. Ne deriverebbe, solo in questo caso,  proseguono,  la nullità dei contratti stipulati e per i componenti degli organi che abbiano attribuito incarichi dichiarati nulli, la responsabilità per le conseguenze economiche degli atti adottati e l’impossibilità per tre mesi di conferire gli incarichi di loro competenza”. Solo i risultati dell’ispezione dell’Anac quindi potranno stabilire se, oltre all’omessa pubblicazione sul sito, gli atti di conferimento degli incarichi ed i relativi contratti sono stati adottati in violazione delle disposizioni della legge sulla trasparenza amministrativa con il conseguente annullamento dei contratti stessi e l’individuazione quindi anche del responsabile che li ha firmati che in questo caso è il sindaco.Certo è che, se tutte le dichiarazioni sono stato prodotte a norma di legge a suo tempo, non si capisce per quale motivo sono state pubblicate sul sito istituzionale solamente dopo la nostra telefonata telefonata e con le modalità descritte sopra. Lo stesso segretario generale, Stefania Dota, vertice amministrativo del Comune e responsabile in prima persona della trasparenza, non sembra essere in regola. Non ha pubblicato il contratto d’incarico firmato dal sindaco e ha pubblicato solo il 20 maggio scorso la dichiarazione di insussistenza delle cause di inconferibilità e incompatibilità, datata però 13 febbraio 2015. Ma tale dichiarazione, deve essere pubblicata contestualmente al decreto tramite il quale il sindaco conferisce l’incarico. Il decreto del sindaco non c’è ma dal curriculum della Dota si evince che ricopre il ruolo di segretario generale dal 2009, quindi in teoria il segretario generale avrebbe dovuto produrre e pubblicare tutta la documentazione sul sito quantomeno nel giugno del 2013, con l’insediamento del nuovo sindaco Montino. Un segretario generale che oltre ad avere questi ‘problemi’ di trasparenza ha uno stipendio a dir poco esagerato se lo si confronta con quello dei suoi colleghi che amministrano comuni capoluoghi di provincia. La Dota percepisce una retribuzione di oltre 124 mila euro lordi annui mentre, per fare un paio d’esempi, il segretario generale del Comune di Viterbo prende 84 mila euro lordi e quello del Comune di Rieti 93 mila.  Per finire, il Comune di Fiumicino risulta ‘poco trasparente’ anche alla voce bandi di gara e contratti visto che in questa sezione non c’è nulla, nel vero senso della parola, o meglio, non era stato pubblicato nulla fino alla nostra richiesta di chiarimenti del 19 giugno scorso.

Luca Teolato

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