Non tardano ad arrivare le accuse da parte della comunità tunisina, nei confronti di Beppe Grillo per diffamazione. Il motivo di dell’istanza, presentata alla Procura di Roma dall’avvocato Cherubino Scala, è legato a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal leader del Movimento 5 stelle rispetto “all’invito” a Silvio Berlusconi di “scappare in Tunisia…” perché l’ex premier “ha paura di fare la fine di Craxi… in fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby”. Insomma “presupposti di tali affermazioni – si afferma nel comunicato – è il postulato a carico della signora Ruby, che peraltro non è di nazionalità tunisina, di un giudizio etico negativo, anticipando qualsiasi accertamento di natura giudiziale, pregiudizio negativo che viene poi traslato ed esteso alla generalità della donne tunisine”. Per il centro l’errata attribuzione di questi comportamenti alla generalità delle donne tunisine, posta da Grillo, lede gravemente l’immagine e la dignità dell`intero popolo tunisino. In particolare i cittadini tunisini “presenti in Italia hanno subito una grave ferita dalle dichiarazioni e numerosi – si spiega nella nota – si sono rivolti alle rappresentanze consolari e al centro culturale tunisino a Roma al fine di essere tutelati”.
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