Con il decreto anziani il governo Meloni mantiene quanto promesso dalla premier

“Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare il Decreto legge sulla promozione di iniziative di inclusione sociale, di politiche per la sostenibilità e la flessibilità dei servizi di cura e di assistenza per le persone anziane. Uno stanziamento complessivo di più di 1 miliardo di euro per sostenere 14 milioni di anziani, le loro famiglie e chi li assiste”, dichiara, in una nota, il deputato Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Commissione Affari Sociali. “In particolare, tra le varie misure adottate, è prevista l’introduzione di una prestazione universale da 1.000 euro dedicata agli over80 non autosufficienti, che consentirà di far fronte al costo del lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici, così come all’acquisto dei servizi forniti da imprese qualificate. Inoltre, l’assegno di accompagnamento che oggi è pari a 531,76 euro aumenterà fino a 1380 euro, da poter spendere per servizi, cura e assistenza”. “Con questo decreto, insomma, il Governo Meloni conferma la sua sensibilità e la sua vicinanza verso gli anziani più fragili e coloro che sono in una situazione di difficoltà economica e socio-sanitaria. Con Fratelli d’Italia nessuno verrà mai lasciato solo”.

«Come promesso abbiamo approvato oggi un decreto legislativo attuativo del Patto per la Terza Età: è una riforma di cui andiamo orgogliosi e che l’Italia aspettava da più di 20 anni, solo una tappa di un percorso che andrà avanti per tutta la Legislatura. Con più di un miliardo di euro in due anni e l’avvio della sperimentazione di una prestazione universale che consentirà di aumentare di oltre il 200% l’assegno di accompagnamento degli anziani più fragili e bisognosi, diamo finalmente risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani, ai non autosufficienti e alle loro famiglie». Così il premier Giorgia Meloni in una nota.

«Il governo – prosegue il presidente del Consiglio – ha lavorato fin dal suo insediamento a una riforma strutturale delle politiche in favore della terza età consapevoli che gli anziani rappresentano la storia di questa Nazione. Ringrazio tutti i ministeri per il lavoro corale che è stato fatto e che ci consente di varare una nuova governance nazionale delle politiche per le persone anziane».

Con l’approvazione del decreto legislativo «si dà davvero avvio a una riforma strutturale delle politiche a favore delle persone anziane. Una riforma che si attendeva da tantissimo, venti anni», ricorda in conferenza stampa a Palazzo Chigi il viceministro del Lavoro, Maria Teresa Bellucci.

«Siamo la prima nazione in Europa e la seconda al mondo dopo il Giappone per numero di anziani, quindi è necessario varare una riforma con una legge quadro, che ha la finalità di scongiurare l’isolamento, la solitudine», aggiunge l’esponente di FdI. «Nel decreto legislativo abbiamo inserito una sperimentazione di due anni con una prestazione universale a scelta della persona anziana non autosufficiente, iniziando a mettere in protezione quella platea di persone più bisognose e fragili, anche da un punto di vista economico, e over 80. Si passerà da un assegno di accompagnamento pari a 531,76 euro a 1380 euro, da poter spendere per servizi, cura e assistenza».

«L’approvazione del decreto legislativo in Cdm che stanzia più di un miliardo per sostenere 14 milioni di anziani, le loro famiglie e chi li assiste è un altro risultato importante raggiunto dal governo Meloni», commenta Tommaso Foti. Il capogruppo di FdI ricorda che «quello della terza età rappresenta il tessuto della nostra società, che non può essere trascurato e dimenticato. Le misure adottate oggi sono sono l’ennesima dimostrazione di quanto l’attuale governo abbia a cuore la gestione delle fragilità, mettendo al centro la persona e il diritto alla cura». Mentre Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ricorda che «verrà garantito un sostegno concreto a 14 milioni di persone. Diverse le misure messe in campo per le nostre colonne della società. Con questo decreto il governo dimostra di avere a cuore la memoria e i valori della Nazione con la tutela della sua fascia piu’ fragile»,

Il decreto legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane prevede, tra l’altro, lo stanziamento di 5 milioni di euro per l’attuazione di misure volte a favorire il turismo del benessere e il turismo lento per gli over 65. «L’esecutivo, come già ampiamente dimostrato in passato, vuole garantire tutti gli strumenti e i mezzi necessari per assicurare loro una vita dignitosa e attiva», osserva il ministro del Turismo Daniela Santanchè. «Non posso che esprimere, quindi, la mia piena soddisfazione per le risorse liberate e per l’impegno del ministero in relazione non soltanto a un importante segmento della nostra offerta turistica, ma anche per sostenere un mercato, quello dei turisti over 65, che in Italia nel 2022 ha prodotto 7,8 milioni di viaggi su un totale di 55 milioni e che rappresenta una leva strategica per l’ecosistema turistico, pure in ottica di destagionalizzazione, considerando che i flussi si concentrano per quasi la metà in primavera».

«Sono decenni che l’Italia attendeva una riforma per l’assistenza agli anziani non autosufficienti – commenta Maddalena Morgante, responsabile di Fratelli d’Italia del dipartimento Famiglia e valori non negoziabili – si tratta di un aiuto importante destinato a tutti gli anziani ultraottantenni che si trovano una seria situazione di non autosufficienza e con un Isee molto basso. Il governo e Fratelli d’Italia sono e saranno sempre al loro fianco. Nessuno, con il governo Meloni, sarà lasciato indietro».

Un provvedimento che registra i commenti positivi di tutta la maggioranza. «Un grande piano per la terza età da parte del governo. Uno stanziamento di 1miliardo che interessa 14 milioni di italiani. Forza Italia ha sempre dato priorità a questo tipo di interventi. Siamo lieti che tutto l’esecutivo attui una politica giusta per la terza età», commenta il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri. Gli fa eco il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi. «Queste risorse saranno destinate alle fasce di reddito medio-basse, quindi alle persone più in difficolta’. Non e’ un punto di arrivo  ma un punto di partenza per una società in cui la salvaguardia dei più deboli è centrale».

In conclusione dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 in via sperimentale sarà prevista una prestazione universale destinata agli anziani ultraottantenni non autosufficienti con “un livello di bisogno assistenziale gravissimo” e un Isee sotto 6.000 euro. Lo prevede la bozza del decreto legilsativo passato in Cdm.

La prestazione è composta da una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, pari a 1.000 euro al mese

La quota dell’assegno è finalizzata a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici o l’acquisto di servizi di cura e assistenza forniti da imprese qualificate. Già nei giorni scorsi la premier Meloni, al question time alla Camera, aveva annunciato che sarebbe arrivato questo decreto che “stanzia oltre un miliardo di euro per i primi due anni”

“È un provvedimento estremamente innovativo che punta a costruire un nuovo modello di welfare e che permetterà di dare risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani, di cui 3,8 non autosufficienti”, ha spiegato la viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci che ha coordinato la stesura del Dlgs con gli altri ministeri coinvolti.

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