La chiesetta di Megli, arrampicata sulla collina di Recco a picco sul mare, sembra lo sfondo di una delle copertine di Zagor, il personaggio dei fumetti nato dalla matita di Gallieno Ferri, morto sabato scorso a Genova all’età di 87 anni. Oggi i suoi funerali in una chiesetta troppo piccola per contenere tutte le persone che lo hanno voluto accompagnare nel suo ultimo viaggio. C’erano i familiari, la moglie e i quattro figli, c’erano i colleghi della Bonelli, la casa editrice che edita Zagor, venuti con un pullman in massa, compresi Davide Bonelli e Moreno Burattini; c’erano tanti colleghi, alcuni illustri come Ivo Milazzo, Giancarlo Berardi, Carlo Chendi, per citarne alcuni; e c’erano tanti fan con la maglia rossa e l’Uccello tuono sul petto. La scure di Zagor posata sul feretro ha vegliato sull’uomo dalla vita splendida, ricorda il figlio Fulvio, ma semplice, mai amante della fama nonostante fosse conosciuto, ma molto amante della vita e della natura; un esempio di famiglia per noi.
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