“Non ci sarà nessun licenziamento, ma solo uscite volontarie”. Questa la precisazione che arriva da Margherita Distribuzione nel suo “piano straordinario” di “salvaguardia del lavoro” per i lavoratori ex Auchan, ora Conad, presentato ai dipendenti di tutto il territorio nazionale.
“L’inizio della fine di Auchan e SMA” non è oggi, “come sostenuto da qualcuno esterno all’azienda”, bensì risale a qualche anno fa, momento in cui “nessuna delle parti interessate si era accorta del grave stato di crisi dell’azienda”, con un ulteriore calo delle vendite di oltre il 10% lo scorso anno. Oggi il progetto avviato con Conad potrebbe rappresentare un “nuovo inizio”.
La lettera e le comunicazioni
Conad ha inviato la lettera per l’“apertura della mobilità” il 22 gennaio. L’azienda spiega che il piano prevede uscite su base volontaria e incentivata, con l’attivazione di tutti i trattamenti di sostegno al reddito dei lavoratori previsti dalla legge, come la NASPI, e interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale. L’obiettivo è che già a partire dai primi mesi dell’anno, e comunque entro la fine del 2020, possa essere trovata una soluzione per tutti.
La volontà dell’azienda di attivare solo uscite volontarie, anche per la sede, oltre che per la rete, era già stata resa nota ai sindacati, dice Conad, sin dai primi incontri sulla vertenza in sede nazionale a settembre 2019. Questa direzione era stata illustrata a tutti i lavoratori delle sedi ex-Auchan prima dell’invio della lettera negli incontri delle ultime due settimane e confermata al Mise e alle istituzioni territoriali destinatarie della lettera. “I lavoratori stessi hanno richiesto l’attivazione della procedura” puntualizza.
Tra il 17 e il 24 gennaio l’azienda ha incontrato tutto il personale delle strutture di sede ex-Auchan, dalla sede di Rozzano alle sedi di Roncadelle, Vicenza, Roma e Ancona. Gli incontri sono stati organizzati dall’azienda per riprendere un “filo diretto” con i propri dipendenti dopo l’acquisizione dell’ex Auchan (oggi Margherita Distribuzione) da parte di Bdc (che fa capo a Conad e al fondo Wrm) e per fornire a tutti informazioni corrette ed aggiornate sull’operazione, sullo stato di avanzamento del progetto e sulle prospettive delle attività e delle strutture di sede.
Cosa prevede il piano straordinario di Conad
Conad ha confermato gli interventi per la valorizzazione e l’integrazione della rete commerciale ex-Auchan nella rete Conad pari a circa il 60% del totale, o in quella di altri operatori di mercato, per la rimanente parte di circa il 40%, che verrà completata entro la prima metà del 2020.
Tutti gli interventi sulla rete commerciale ex-Auchan, e soprattutto quelli di integrazione nella rete Conad, sono accompagnati – sottolinea – da misure di “salvaguardia del lavoro” che hanno permesso, sino ad oggi e in pochi mesi, di “garantire stabilità, continuità di lavoro e un futuro occupazionale a più di 13mila persone, con il riassorbimento nella sola rete Conad di oltre 2.500 potenziali esuberi”.
Le misure messe in campo prevedono, in primo luogo e per quanto più possibile, la salvaguardia del lavoro attraverso interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale presso strutture di sede Conad, presso la rete Conad, presso reti di altri operatori, da sostenere e massimizzare anche con l’attivazione, territorio per territorio – e per Milano e la Lombardia in particolare – di tutti gli strumenti di “politica attiva del lavoro”, lavorando con tutte le istituzioni coinvolte.
La seconda misura è l’attivazione di un piano straordinario di uscite su base volontaria e incentivata, con accesso dei lavoratori a tutti i trattamenti di sostegno al reddito previsti dalla Legge, come la Naspi, come già attivato per i dirigenti.
Per le attività e le strutture di sede è prevista per il 2020, quale misura integrativa e di supporto degli interventi di ricollocazione, riqualificazione professionale e delle uscite volontarie, anche l’attivazione della CIGS (Cassa di Integrazione Straordinaria). Nei primi 4 mesi di attivazione del piano, da settembre 2019 a dicembre, Conad dichiara che hanno già trovato una ricollocazione professionale in Conad circa 150 lavoratori delle sedi ex-Auchan.