I fan al soundcheck di Vasco Rossi al Parco Ferrari, Modena, 29 giugno 2017. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Concerto di Vasco a Modena il primo luglio, 1500 metri di schermi e 29 torri di ritardo

MODENA. Come un palazzo di otto piani, rettangolare, con una larghezza di 130 metri. Oltre 1.500 metri quadri di schermi in movimento. Uno centrale di 18 metri per 15 più altri quattro (due per parte) di 15 metri per 9: si muovono su binari separatamente o tutti insieme a formare un unico quadro in cui verranno proiettate 40 videostorie. Nel giorno in cui il ‘Modena Park’ di Vasco Rossi può dirsi ufficialmente cominciato, con il soundcheck che richiama stasera al parco Ferrari di Modena più di 10mila spettatori tra fan e residenti della zona, ecco alcuni numeri, e curiosità, sul palco del rocker di Zocca, firmato Giò Forma, e sull’organizzazione dell’ evento da record mondiale.

Tra le 26 telecamere che riprenderanno l’evento spunta anche una cinepresa del 1977, scelta per simboleggiare i 40 anni di carriera del Blasco. Tra 270 e 300 le persone dello staff operativo per i lavori al parco Ferrari, con la collaborazione di almeno altri 120 addetti che hanno cominciato a lavorare da fine maggio. Ben 320 tonnellate di tubi di ferro per costruire il palco. Fronte audio: appese 29 torri ‘di ritardo’ di due tonnellate l’una, stabilizzate con 6 tonnellate di zavorra di cemento per una. Quindi, complessivamente, 174 tonnellate. L’obiettivo è consentire l’ascolto uguale in ogni punto del parco, da cinque metri come da 300.

Due gru da 400 tonnellate ciascuna tengono sollevato l’impianto audio. Per realizzare il Modena Park si è scavato per 3 chilometri e per 650 metri sotto terra in modo da consentire la distribuzione elettrica e per convogliare i cavi di segnale in fibra, lungo tutta l’area del parco. In totale utilizzati 100 chilometri di cavi impiegati per l’intero allestimento e 364 tonnellate di zavorra. Installati 2100 punti luce, 140 laser, 1 megawatt di assorbimento elettrico (sufficiente ad illuminare un intero paesino). Ci sono poi 2 chilometri e 320 metri di transenne per circoscrivere i tre pit e il fronte del palco. Più altri quattro chilometri di quelle normali e alte.

In tutto 136 i bilici che hanno viaggiato (anche dal Belgio) per l’allestimento del Modena Park; 400mila i metri quadrati di parco utilizzati per il concerto, create zone d’ombra per 250mila metri quadrati. Ancora: oltre 5000 metri quadrati di tende per ristorazione e merchandising. Oltre 60 containers adibiti a uffici e camerini nel backstage. Sono 4 i megaschermi sparsi per il parco. Mille tra bagni chimici e docce. Attesti, in tutto, 900 pullman per il concerto.

 

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