“Noi siamo fratelli, i cardinali sono i preti del Santo padre, viviamo quella comunità, quella amicizia quella vicinanza che ci farà bene a tutti”. Un invito alla fratellanza, all’ unione spirituale per il bene della comunità cristiana. E’ l’appello che Papa Francesco rivolge al collegio cardinalizio nella Sala Clementina, aggiungendo frasi a braccio dai fogli che stava leggendo.
“Non cediamo mai al pessimismo- ha detto il Papa – a quell’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno: non cediamo al pessimismo e allo scoraggiamento: abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo dona alla Chiesa, con il suo soffio possente, il coraggio di perseverare e anche di cercare nuovi metodi di evangelizzazione, per portare il Vangelo fino agli estremi confini della terra”. “La verità cristiana – ha aggiunto – è attraente e persuasiva perché risponde al bisogno profondo dell’esistenza umana”.
“Forse la metà di noi, siamo nella vecchiaia, la vecchiaia – ha continuato – è la sede della sapienza della vita, come il vecchio Simeone, quella sapienza gli ha fatto riconoscere Gesù. Doniamo questa sapienza ai giovani, come il buon vino che con l’età diventa migliore”.
Intanto a Roma il Comitato per l’ordine pubblico si prepara all’Angelus di domenica e all’inaugurazione del pontificato di martedì prossimo. Tra oggi e domani papa Bergoglio visiterà Ratzinger a Castel Gandolfo.
Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle si avvicina, abbraccia il Papa che gli racconta qualcosa per diversi minuti. Poi scoppiano insieme in una risata. Abbraccio e scambio di bacio ma saluto breve tra il Papa e il cardinale Angelo Scola.
“Non cediamo mai al pessimismo e a quell’amarezza che il Diavolo ci offre ogni giorno e allo scoraggiamento. Abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo continua a operare e cerchiamo nuovi metodi per annunciare il Vangelo”, ha detto ancora papa Bergoglio, per il quale “la verità cristiana è attraente e persuasiva perché risponde ai bisogni veri dell’uomo con un annuncio che resta valido oggi”. Poi ha rivolto un grazie a Benedetto XVI, che ha “arricchito e rinvigorito la Chiesa con la sua fede, la sua umiltà e mitezza che rimarranno un patrimonio spirituale per tutti”.
Poi Papa Francesco ha rimesso la sua elezione nelle mani dello Spirito Santo, che ha permesso “di superare in Conclave gli schieramenti precostituiti”. “Il Parclito – ha sottolineato – fa tutte le differenze nella Chiesa, e sembra che sia l’apostolo di Babele ma poi fa anche l’unità, non delle differenze ma delle armonie, dà a ciascuno un carisma diverso e tutti contribuiscono”. Qualche attimo di preoccupazione tra ipresenti, quando Papa Francesco è quasi inciampato scendendo dal tronetto nella Sala Clementina. Poi il pontefice ha salutato uno per uno i cardinali, accogliendoli in piedi ed abbracciandoli e baciandoli.
Padre Lombardi: “Domenica Angelus nell’appartamento pontificio”. “Sentendo il Maestro delle Cerimonie mi risulterebbe che la presa di possesso di San Giovanni in Laterano avverrà dopo Pasqua. Non avendo preso possesso la Messa della Cena del Signore, il giovedì santo, avverrà in San Pietro e non in San Giovanni in Laterano”. E’ quanto ha dichiarato il direttore della sala stampa vaticana, Padre Federico Lombardi, nel briefing con i giornalisti, precisando che questo era stato deciso qualche giorno fa e non sa se il Papa deciderà diversamente.
Intanto, precisa Lombardi, “Sono stati tolti i sigilli dall’Appartamento Pontificio e domenica il nuovo Papa userà già l’alloggio per l’Angelus, poi saranno fatti quei pochi lavori che sono necessari prima che possa abitarvi”.