Prime condanne per i 32 morti nel naufragio della Costa Concordia. Il giudice dell’udienza preliminare Pietro Molino ha confermato tutti i patteggiamenti per 5 co-indagati con Schettino: Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, Jacob Rusli Bin, Roberto Ferrarini e Manrico Giampedroni, tutti accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.
Gli ufficiali in plancia Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, e il timoniere Jacob Rusli Bin sono stati condannati anche per naufragio colposo. La sentenza è stata letta stamani alle parti dal giudice Molino nel Teatro Moderno di Grosseto. Il naufragio, avvenuto il 13 gennaio 2012, coinvolse 4.229 persone a bordo, tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Morirono 32 persone, di due sono sono ancora stati trovati i corpi. Centinaia furono i feriti e ingenti i danni causati dalla manovra che fece finire la nave contro gli scogli dell’Isola del Giglio.
La condanna più alta patteggiata per il disastro della Costa Concordia è per il capo dell’Unità di crisi di Costa Crociere, Roberto Ferrarini, a 2 anni e 10 mesi. L’hotel director della Costa Concordia Manrico Giampedroni ha patteggiato 2 anni e 6 mesi. L’ufficiale in plancia Ciro Ambrosio ha avuto 1 anno e 11 mesi, l’altro ufficiale Silvia Coronica 1 anno e 6 mesi, il timoniere Jacob Rusli Bin 1 anno e 8 mesi.
Forti critiche degli avvocati di parte civile alla sentenza del gup Pietro Molino. “Questa è una giustizia vergognosa, sono pene da abuso edilizio, non da omicidio – ha commentato l’avvocato Massimiliano Gabrielli, del pool Giustizia per la Concordia – Si dà 1 anno e 11 mesi all’ufficiale di plancia e 7 anni a Emilio Fede. Questa è la giustizia in Italia”. “Ce lo aspettavamo ma sono patteggiamenti ingiusti – ha detto l’avvocato di parte civile Daniele Bocciolini – C’è un’evidente disparità di trattamento tra questi e Schettino, il processo è monco, non è normale che Schettino sia l’unico colpevole e che 3 patteggiamenti siano sotto i 2 anni”. “Pene eccessivamente esigue rispetto a quello che è successo”, ha commentato un altro legale di parte civile, Alessandro Fagni, “non siamo soddisfatti”. Mentre l’avvocato di Sos Concordia, Pierpaolo Lucchese, che rappresenta gli abitanti del Giglio, ha annunciato un ricorso in Cassazione rispetto ai risarcimenti dei danni.
fonte ansa