Concorso presidi, prof bocciati: solo uno su quattro super test

Gli aspiranti presidi sono stati quasi tutti bocciati. Solo uno su quattro avrebbe superato la prima prova al megaconcorso per dirigenti scolastici. Secondo i primi dati ufficiosi su 35mila candidati che hanno partecipato alle preselezioni solo 8.500 avrebbero superato il test. Un po’ pochino considerato che tanti docenti si lamentano per essere sotto pagati per il loro lavoro e la loro conoscenza ma che poi, alla prova dei fatti, dimostrano qualche lacuna. Almeno per diventare dirigente scolastico. Ora i più bravi parteciperanno alle prove concorsuali vere e proprie per guadagnare uno dei 2.400 posti da preside ancora non assegnati nelle scuole di tutta Italia.

Sette su dieci aspiranti preside che ha partecipato alla prima prova sono state donne, il 73%, ed avevano 100 minuti per rispondere a 100 domande a risposta multipla. Grazie ai sistemi telematici utilizzati ogni candidato ha conosciuto da subito, al termine della prova, il punteggio raggiunto.

Ma molti candidati hanno l’approccio nozionistico dei test, che avrebbero un valore troppo mnemonico. “C’erano alcune domande troppo generiche e fuori contesto, come quelle sul bilancio dello Stato e il conto integrato, l’usucapione e l’assicurazione”. “Se avessimo dovuto preparare noi le domande lo avremmo fatto in maniera un po’ diversa – ammette il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli – con quesiti più legati al mondo della scuola. Invece sono prevalse nozioni teoriche che non hanno molto a che fare con la realtà. Comunque – aggiunge il rappresentante dei presidi – sono stati posti quesiti a livello culturale, poi chi ne sa di più memorizza meglio”.

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