Filippo Ribisi è stato riconfermato vice presidente nazionale di Confartigianato Imprese con delega al Mezzogiorno.
Ribisi, classe 1957, ricopre questo ruolo dal 30 novembre del 2016. Ieri la rielezione, nel corso del rinnovo dei vertici nazionali di Confartigianato Imprese. A guidare per il quadriennio 2020-2024 la Confederazione, sarà adesso Marco Granelli affiancato dai vice presidenti Eugenio Massetti (vicario), Domenico Massimino e come detto Filippo Ribisi.
Ribisi, siciliano, originario di Marineo in provincia di Palermo, vanta una lunga carriera in casa Confartigianato. Imprenditore nel settore dell´impiantistica, ha guidato la federazione regionale per due mandati, dal 2009 al 2017.
L’impegno quotidiano sul fronte nazionale del vice presidente Ribisi sin dall’inizio del suo primo mandato, è stato quello di creare le condizioni per un Mezzogiorno sostenibile. Che significa: riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, legalità, etica diffusa e contrasto alle attività abusive, convergenza delle produzioni tradizionali verso il green, riqualificazione del patrimonio culturale, mobilità sostenibile (soprattutto quella di prossimità), bio-edilizia, rilancio delle aree interne e dell’attrattività turistica. Tutti aspetti che coinvolgono da protagoniste le piccole imprese che da sempre sono sostenibili per definizione, radicate nel tessuto sociale ed economico e motore di sviluppo sul territorio.
Sostenibilità è quindi la parola-chiave, la strada maestra per una nuova stagione di sviluppo nel Sud. Ribisi, lo scorso anno, ha portato avanti – senza sosta e senza mai risparmiarsi – la Convention del Mezzogiorno, con varie tappe nelle regioni del Sud, fino alla fase conclusiva a Matera, città simbolo, modello di sostenibilità e di ripartenza. Da quel luogo il vice presidente nazionale ha lanciato un forte appello, un invito e a non piangersi addosso, e a non cedere alla rassegnazione: “Il cambiamento del Sud inizia da noi. Sforziamoci tutti di vedere i punti di forza e le opportunità del Sud, superando vecchi stereotipi che lo vogliono terreno di gioco irrecuperabile”
Un messaggio attuale ancora oggi, come ribadisce all’indomani della rielezione. “Il sistema produttivo deve poter contare su condizioni che consentano all’imprenditore di concentrarsi sulla propria attività e non lo costringano, al contrario, a convivere con la necessità di risolvere problemi che non gli appartengono. Abbiamo voluto e vogliano con forza – dice Ribisi – valorizzare il patrimonio dell’impresa diffusa che c’è nel Mezzogiorno e che spesso si scontra con un contesto difficile. In questi anni abbiamo portato avanti la politica del fare puntando alla progettualità come occasione di rilancio dell’economia del Mezzogiorno, concentrandoci su mobilità, riqualificazione del patrimonio edilizio, rilancio dei Beni culturali”.
Ribisi ha quindi lavorato in questi anni e il suo intento è quello di continuare in questa direzione, a un rilancio delle associazioni territoriali di Confartigianato, avvicinando loro alle politiche della Confederazione, un recupero alla partecipazione.
Nella giunta nazionale di Confartigianato Imprese, la Sicilia conta anche altri due nomi illustri. Si tratta di Giuseppe Pezzati, palermitano, già presidente di Confartigianato Sicilia e del siracusano Daniele La Porta, già presidente di Confartigianato Siracusa.
Un’occasione importante per la Sicilia, che vanta così una buona rappresentanza del territorio regionale nelle politiche nazionali di Confartigianato. Un’opportunità per rappresentare le istanze del territorio siciliano in un contesto nazionale al fine di promuovere e trasferire occasioni di sviluppo per gli artigiani e per le piccole e medie imprese della nostra Isola.