“La crescita perduta negli anni sembra irrecuperabile. Dal 2007 a oggi abbiamo perso circa 20mila euro di ricchezza pro capite, di fronte a questa situazione serve un progetto credibile di riforma fiscale e taglio delle tasse”. Cosi’ il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine della presentazione dell ‘Outlook Italia 2019′ aggiungendo che per realizzare questo progetto “bisogna ridurre la spesa pubblica, dismettere patrimonio pubblico e recuperare risorse dal contrasto ad evasione ed elusione. Solo cosi’ si dara’ una prospettiva nuova, diversa e migliore alle famiglie e alle imprese”. La fiducia di famiglie e imprese “e’ in calo da diversi mesi, fenomeno che spiega la fragilita’ di investimenti, produzione e consumi”, ha continuato Sangalli aggiungendo che l’incertezza – come emerge dal rapporto – “induce al risparmio precauzionale e le spese obbligate frenano la propensione al consumo”. Un punto di partenza fondamentale “resta l’abbandono chiaro e definitivo delle clausole di salvaguardia sull’Iva”, ha concluso.
Nel 2019 rispetto al 2007, in termini di consumi e potere d’acquisto pro capite “stiamo ancora sotto di circa 1.000 euro (1.048 nello specifico)”, ha aggiunto il direttore dell’ufficio studi Confcommercio, Mariano Bella, aggiungendo che secondo i dati Confcommercio-Censis sulla ricchezza finanziaria “stiamo invece ancora sotto di 10.000 euro nonostante i 6.000 gia’ recuperati”. A crescere sono solo i depositi a vista e il denaro contante in aumento di 3.470 euro. “C’e’ una sfiducia complessiva nel sistema economico come ce lo siamo inventati nel dopoguerra, compresa anche una perdita di ricchezza immobiliare (-10.557 euro pro capite)”, ha aggiunto Bella spiegando che in 12 anni, tutto sommato, “i consumi sono andati bene, poteva andare molto peggio, ma siccome a questo non c’e’ mai limite non vorrei che la fase di riduzione della propensione al consumo a causa dei sacrifici fatti nel recente passato non fosse finita”.