Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara dal 26 al 28 aprile. Meloni chiuderà i lavori di ‘L’Italia cambia l’Europa’

Giorgia Meloni  rintuzza le polemiche sui manifesti elettorali per le Europee dell’8-9 giugno e risponde alle domande dei cronisti: ‘«Sono il leader del partito, con chi altri li vorrebbe fare?». In pratica non fornisce risposta su una sua eventuale candidatura che potrebbe chiarire durante la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia che si terrà a Pescara dal 26 al 28 aprile.

Meloni  rivendica il ruolo che il nostro Paese ha giocato in molte partite. Abbiamo portato «avanti delle battaglie in Europa sulle quali l’Italia ha avuto il coraggio di porre delle questioni e piano piano tante altre nazioni hanno cominciato a seguirci, perché quando dici cose serie, quando dici cose di buonsenso, quando sei pragmatico, quando sei credibile, è possibile che tu possa anche fare da apripista: è quello che è accaduto su molti dossier». Un riferimento che riguarda soprattutto il Green Deal. Con ogni probabilità, sarà infatti sull’opposizione al pacchetto di norme ambientali varato dalla Ue che Fdi punterà le sue fiche durante la campagna elettorale per le Europee.

La premier chiuderà  i lavori della Conferenza programmatica di FdI a Pescara, dal titolo “L’Italia cambia l’Europa”.  L’intervento della premier e presidente del partito è atteso per l’ora di pranzo di domenica 28 aprile, quando farà sintesi dei temi emersi dalla tre giorni abruzzese, lanciando di fatto la campagna elettorale per le europee. Non a caso la kermesse riporta lo stesso slogan dei manifesti elettorali, sui quali in più c’è il nome

Alla kermesse, che si svolge in una regione simbolo come l’Abruzzo, sono attesi migliaia delegati, dai dirigenti locali di tutta Italia, agli eletti a vari livello, fino ai ministri.

La struttura che ospiterà la Conferenza programmatica di FdI sarà allestita nel cuore di Pescara, in piazza Primo maggio, sul lungomare, con vista sulla spiaggia. Sarà articolata in tre sale, intitolate a città e momenti simbolici della storia europea, sulla direttrice ideale “libertà, identità e popoli”. In ordine cronologico la prima sala, dedicata all’identità, sarà la Sala “Vienna 1683”, che ricorda “l’ultima Lepanto” europea, l’assedio di Vienna da parte dei turchi, rotto dall’armata della Lega Santa. La Sala “Milano 1848”, la principale, ricorda l’avvio della primavera dei popoli che poi coinvolse altre città europee e diede vita ai moti risorgimentali che hanno definito l’identità nazionale. Infine, la Sala “Budapest 1956” in ricordo della rivolta ungherese contro l’Urss e dunque omaggio a un’Europa indipendente e capace di riscoprire i valori della libertà.

In queste sale si svolgeranno i panel dedicati ai maggiori dossier europei e non solo, dall’ambiente al lavoro, dall’agricoltura ai migranti. Il programma, sebbene non sia stato ancora diffuso nel dettaglio, sarà ricco di incontri, tanto che alcune sessioni di lavoro si svolgeranno in contemporanea. La partecipazione sarà aperta al pubblico: i cittadini potranno accreditarsi come ospiti. È previsto anche il dialogo con la società civile, operatori economici, esponenti del terzo settore, associazioni di categoria, nell’ambito della presentazione da parte di FdI delle proprie proposte per l’Italia e ancor più, in vista delle europee, per l’Europa.

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