Confindustria e Draghi: ‘Il governo non alzerà le tasse’

Il presidente Carlo Bonomi dedica ampio spazio della sua relazione all’assemblea annuale degli industriali alla figura di Draghi, uno degli “uomini della necessità”, diverso dagli “uomini della provvidenza” come chi ha dato vita a “un regime ventennale di oppressione” e dagli “uomini del possibile”, quelli del “calcio alla lattina”, del “rinvio eterno”. Dalla platea lunghissimo applauso e con standing ovation per il presidente del Consiglio.

Confindustria si augura che il premier Mario Draghi “continui a lungo nella sua attuale esperienza” e avverte: prosegua “senza che i partiti attentino alla coesione del Governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”.

“Voglio riaffermare, penso sia importante, che il governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono”, sottolinea il presidente del Consiglio all’assemblea di Confindustria.

“Le previsioni del governo che presenteremo a giorni stimano una crescita intorno al 6% quest’anno, a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera. La crescita che abbiamo davanti è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso. Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, una delle recessioni più profonde d’Europa. Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività.La sfida per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali – è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile.”

Il premier interviene sulla questione delle tariffe. “Senza un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Perciò abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese.  Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta di un intervento di oltre 3 miliardi, dopo quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno. E che ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili”.

“Per le imprese sono particolarmente importanti i rincari sui materiali da costruzione, sul gas e sull’energia, e i problemi di approvvigionamento dei semiconduttori. Il governo è impegnato a trovare soluzioni immediate a questi problemi, e a disegnare strategie di lungo periodo per ridurre le nostre vulnerabilità”.

“Per quanto riguarda il prezzo delle materie prime, esso è in parte temporaneo perché legato alla forte ripresa dell’economia globale. Già quest’estate abbiamo approvato un intervento per arginare i rincari e per aiutare le imprese di costruzione impegnate in opere pubbliche. Anche l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità è legato a fenomeni in parte transitori”.

“La transizione ecologica non è una scelta ma una necessità. Ma dobbiamo tenere conto della capacità di riconversione delle nostre strutture produttive. Lo Stato deve fare la sua parte nell’aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione E prestare particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione”.

“Dobbiamo evitare i rischi congiunturali che si nascondono dietro questo momento positivo, preservare buone relazioni industriali, perché assicurino equità e pace sociale e accelerare con il nostro programma di riforme e investimenti, per migliorare il tasso di crescita di lungo periodo dell’economia italiana”.

“Niente è più facile che nel momento in cui il quadro complessivo cambia, le relazioni industriali vadano particolarmente sotto pressione e invece bisogna essere capaci di tenerle. Le parole di Bonomi suggeriscono che si possa iniziare a pensare a un patto economico, produttivo, sociale del Paese. Ci sono tantissime cose di cui discutiamo continuamente che possono essere materia di questo patto. La definisco una prospettiva economica condivisa. Bisogna mettersi seduti tutti insieme”.

“La mia presenza oggi è un ringraziamento a tutte le imprese e ai loro lavoratori. Per la vostra capacità di reagire e innovare, in anni molto difficili per la nostra società. Ma oggi vi chiedo di fare di più. Vorrei che la pagina che state scrivendo oggi con il vostro impegno fosse ricordata come un momento storico. Nessuno può chiamarsi fuori. Sono certo, conoscendo le virtù dell’impresa, che sarà una pagina di cui l’Italia andrà fiera”.

“L’Italia si sta rimettendo in piedi dopo una crisi profonda. Questa fase richiede una politica di bilancio equilibrata ed efficace. Le conseguenze dello shock economico causato dalla pandemia, a partire dall’aumento dell’indebitamento privato, richiedono tempo per essere assorbite. Misure straordinarie come la moratoria sul credito bancario hanno nascosto vulnerabilità del nostro sistema economico che sono destinate a riemergere nel tempo. La fiducia di famiglie e imprese è elevata ma fragile. La priorità deve essere quella di preservare la loro capacità di spesa e la loro volontà di investire”.

I leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri sono stati convocati a Palazzo Chigi per lunedì 27, alle 17.30, per discutere del tema della salute e sicurezza sul lavoro. Lo hanno riferito Landini e Sbarra a margine dell’assemblea annuale di Confindustria.

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“Facciamolo almeno noi un vero Patto per l’Italia”: il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dal palco dell’assemblea si rivolge “direttamente ai leader” di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri. “Luigi, Maurizio, Pierpaolo, noi non siamo partiti in lotta, noi abbiamo un grande compito comune. Di fronte ai ritardi e alle sempre più gravi fratture sociali della nostra Italia, lavoro e impresa hanno una grande sfida: costruire insieme accordi e indicare strade e strumenti che la politica stenta a vedere”, dice Bonomi, indicando tre “esempi concreti” su cui partire: sicurezza sul lavoro, politiche attive e smart working.

“Siamo ansiosi di comprendere come il Governo tenterà di arginare questi aumenti affinchè non si traducano in una stangata per le famiglie italiane”, dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’assemblea annuale, sottolineando il tema degli aumenti delle commodities dalle minerarie ai metalli e fino all’aumento “vertiginoso dei prezzi energetici”. E dice: “E’ ovvio che per noi la miglior soluzione temporanea sarebbe una rinuncia dello Stato ai suoi massicci proventi attraverso Iva e accise che gravano su energia e combustibili”.

Una prima lunga standing ovation, di oltre un minuto, per il premier Mario Draghi appena il presidente di Confindustria Carlo Bonomi lo cita durante l’intervento all’Assemblea degli imprenditori. E poi di nuovo altri caldi applausi durante l’intervento che dedica al premier un lungo endorsement. Il presidente del consiglio è seduto in prima fila, accenna un sorriso e saluta con il capo gli oltre mille imprenditori assiepati nel Palazzetto dello Sport nel quartiere Eur a Roma.

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