E’ accusato di corruzione e finanziamento illecito dei partiti, il consigliere regionale del Pdl Angelo Giammario, i cui uffici al Pirellone questa mattina sono stati perquisiti dai carabinieri del Noe.
Giammario, stado a quanto emerge dalle indagini, avrebbe intascato una tangente da 10 mila euro. Inoltre, ci sarebbe stata una promessa di una mazzetta da 30mila euro in relazione ad appalti sul verde pubblico in Brianza. Vicenda per la quale risultano indagate altre quattro persone.
Da quanto si è saputo, nell’inchiesta che oggi ha portato i carabinieri del Noe a perquisire gli uffici di Giammario ci sarebbero altri indagati. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo ed è stata affidata al pm Giordano Baggio. Pare che la vicenda non sia legata a quelle per cui sono indagati il presidente del Consiglio regionale Davide Boni e l’ex assessore Nicoli Cristiani. Angelo Giammario è vice presidente della commissione Ambiente, è stato sottosegretario regionale ai rapporti con Milano e fa parte del consiglio di amministrazione dell’Università Bocconi.
Angelo Giammario e’ consigliere regionale dal 2005. Attualmente riveste il ruolo di delegato del presidente Formigoni alle relazioni con l’Area metropolitana di Milano ricopre ed è anche vicepresidente della commissione Ambiente, mentre nel 2006 è stato nominato sottosegretario nella Giunta Formigoni per i rapporti con la città di Milano. Sempre nel 2006, come riporta il suo sito personale, Giammario è stato designato da Formigoni come rappresentante della stessa Regione nel Cda della Bocconi.
Giammario, 50 anni, originario di Molfetta (Bari), è stato nel 1997 anche consigliere comunale a Milano.