In attesa che arrivino i big, soprattutto Pd e M5S, continuano le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con i partiti nella giornata decisiva del dentro o fuori.
Leu è disponibili ad governo giallorosso purché sia di svolta. “Abbiamo confermato la nostra disponibilità a verificare le condizioni per dare vita a un nuovo governo di svolta. Non abbiamo posto nessun veto nè pregiudiziale sui nomi”, dice al Quirinale Federico Fornaro. Il presidente del gruppo per le Autonomie al Senato, Julia Unterberger, dopo il colloquio con il presidente della Repubblica si augura che “nasca un nuovo governo con una forte inclinazione europeista, una attenzione particolare per le minoranze linguistiche e le regioni a statuto speciale, con una parte significante di moderati”. “Ho anche sottoposto la mia preoccupazione per il fatto che si parli solo di ministri maschi: l’Italia oggi dovrebbe avere una quota rappresentativa di donne nel nuovo governo”.
Di diverso avviso la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che si dice pronta a scendere in piazza nel caso di nascita di un governo Pd-M5S. “Abbiamo ribadito la nostra posizione chiara e semplice. Per noi l’unico sbocco possibile è lo scioglimento immediato delle Camere ed il ritorno alle urne. Abbiamo chiesto a Mattarella di valutarlo anche nel caso in cui M5S e Pd confermassero la loro volontà di procedere verso il ‘patto della poltrona’, che è un inganno”. “Scenderemo in piazza se questo governo dovesse nascere: a piazza Montecitorio il giorno della fiducia”. La Meloni invita “anche i delusi dei partiti che fanno il contrario di quello che avevano promesso. Noi siamo dalla parte della democrazia”.