ProgettoItaliaNews Piccoli dettagli, grandi notizie.
Articoli correlati
Il 2012 si avvia ad essere ricordato come l’anno più difficile per i consumi dal dopoguerra. La riduzione è infatti la più elevata che si registrata dall’inizio delle serie storiche.
I Dati di Confcommercio – A lanciare l’allarme è Confcommercio che registra un calo del 2,9% dei consumi nel mese di novembre e una flessione dello 0,1% rispetto al mese precedente. Per Confcommercio “il permanere di dinamiche congiunturali negative, anche nei mesi finali dell’anno, continua a segnalare, unitamente agli altri indicatori congiunturali, come la crisi sia ancora ben presente all’interno del sistema economico. Difficilmente la nostra economia, ed i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento”. Nonostante dunque un moderato recupero nel mese di dicembre, le famiglie continuano a vivere all’insegna del risparmio sentendo ancora forte il peso di un peggioramento della propria condizione economica. La dinamica tendenziale dell’Indicatore di novembre riflette una diminuzione del 3,6% della domanda relativa ai servizi e del 2,7% della spesa per i beni: a diminuire, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sono state significativamente le quantità, mentre l’unico segmento che continua a mostrare in controtendenza uno sviluppo positivo è quello dei beni e dei servizi per le comunicazioni. Stabile la domanda dei prodotti per la cura della persona. Rispetto al mese di ottobre 2012, comunque, si evidenzia un marcato ridimensionamento le spese per la mobilità (-2,0%) e le comunicazioni (-0,8%). Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa, gli alimentari e tabacchi, sono gli unici prodotti per cui il dato congiunturale segnala una moderata tendenza al recupero.
