Conte alla Camera in vista del Consiglio Ue: “O vinciamo tutti o perdiamo tutti”

“La crisi determinata dalla pandemia è simmetrica. Il Consiglio Ue deve mostrarsi all’altezza di una coraggiosa visione, non può mancare un obiettivo di portata epocale. Solo uniti riusciremo a rendere l’Ue di nuovo forte, risposte nazionalistiche sarebbero anacronistiche” e porterebbero a “un piccolo mondo antico, tutt’altro che sicuro, che protetto”, dice il premier Giuseppe Conte nelle comunicazioni alla Camera.

L’INTERVENTO ALLA CAMERA

La decisione sul Recovery Fund “è stata senza precedenti” e “modifica i termini del rapporto tra commissione e governi nazionali. Adesso sono i singoli Stati a essere richiamati ad una maggiore responsabilità indicando i propri progetti di rilancio. Tocca ora a noi, capi di Stato e di governo, assumenre una decisione altrettanto coraggiosa Quando sono in pericolo le fondamenta dell’Ue nessuno Stato può avvantaggiarsi a scapito di altri. In questo grave tornante della storia Ue o vinciamo tutti o perdiamo tutti”. “Oggi o vinciamo tutti o perdiamo tutti” in Europa. “Riteniamo cruciale che la decisione del Consiglio Ue sia assunta entro luglio e non sia svilita da un compromesso a ribasso. Sarebbe inaccettabile dal punto di vista politico, economico e anche morale. Non lo meritano le decine di migliaia di vittime, le imprese che stanno affrontando le conseguenze della pandemia” ha precisato il premier.

“Dopo la pausa estiva presenteremo a Bruxelles il nostro piano di ripresa e resilienza, saremo i primi” precisa il presidente del Consiglio che sottolinea “come in questa fase cruciale sarà massimo il coinvolgimento del Parlamento”

“Il 17 e il 18 luglio parteciperò al Consiglio europeo straordinario che torna a svolgersi in presenza. Questo consiglio europeo scaturisce dalle proposte della Commissione europea del 27 maggio, il Next Generation EU e scaturisce dalla proposta franco-tedesca. Sono due proposte coerenti con le richieste presentate dall’Italia”,.

Il Consiglio europeo deve mostrarsi all’altezza di questa coraggiosa visione. Non può mancare questo obiettivo di portata epocale: rilanciare l’economia europea per disegnare il futuro del nostro continente. Solo uniti riusciremo a rendere l’Europa di nuovo forte e protagonista al mondo. Risposte nazionali sarebbero anacronistiche e inefficaci“, ha proseguito il premier appellandosi all’Europa. “Sono in gioco i pilastri sui quali è stata costituita l’Unione europea, i valori che hanno garantito un periodo di pace e crescita economica. I pilastri sono messi a rischio dalla crisi di Covid-19 che ha colpito il continente dopo due gravi crisi economiche”.

Conte ha poi parlato del nuovo bilancio europeo settennale e dei rebates “Il nuovo bilancio europeo settennale non dovrà rinunciare al sostegno dei settori e delle fasce di popolazione più colpite e, conseguentemente, la massima centralità dovrà essere riservata ai principi della coesione economica e territoriale, al dialogo sociale e alla trasformazione verso un’economia resiliente, sostenibile, socialmente giusta e competitiva. Quanto a quelli che ho definito privilegi anacronistici, mi soffermo sui rebates: ogni nostra, anche parziale, flessibilità riguardo all’esigenza politica, per alcuni Stati Membri, di mantenerli, non può che essere condizionata a una piena ed effettiva apertura, da parte di quei Paesi, ad un accordo rapido e di alto profilo su Next Generation EU. Per quanto riguarda le entrate di bilancio, occorre continuare a perseguire, con ambizione, alcuni obiettivi, anche per quanto concerne le nuove risorse proprie, che sono lo strumento ineludibile – come riconoscono la proposta della Commissione e la stessa bozza di Conclusioni del Presidente Michel – se vogliamo favorire politiche europee davvero efficaci e durature e compensare le divergenze sociali ed economiche tra Stati Membri, gli attuali squilibri interni al Mercato unico”.

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