La riunioni del Consiglio dei ministri è terminata. Il Cdm è durato circa un’ora.
E’ di 32 articoli la bozza del decreto ristori sul tavolo del Consiglio dei ministri. Tra le misure spunta anche un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire “tamponi antigenici rapidi”.
“In considerazione della situazione epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020 le elezioni dei comuni i cui organi sono stati sciolti ai sensi dell’articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, già indette per le date del 22 e 23 novembre 2020, sono rinviate e si svolgono contestualmente al turno ordinario di elezioni comunali del primo semestre 2021, mediante l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale”. E’ quanto prevede la bozza del dl ristori.
“Nelle stesse ore in cui lavoravamo alle norme del Dpcm, abbiamo lavorato per far arrivare risorse in tempi record alle categorie penalizzate. Oggi alle 15 abbiamo un Cdm in cui approviamo un decreto con immediate misure di ristoro e indennizzi“, aveva detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi con le categorie. “Il governo si assume le proprie responsabilità ed è giusto che il suo operato sia sindacato e sottoposto a critiche, ma se perdiamo di vista l’obiettivo di marciare tutti insieme nella stessa direzione per uscire dalla pandemia, rischiamo di aggravare la situazione nel Paese”, aveva aggiunto Conte.
I ristori a fondo perduto saranno il “pezzo forte” del decreto sul tavolo del Consiglio dei ministri del pomeriggio e arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre”, avrebbe inoltre detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Il nuovo intervento a fondo perduto avrà un funzionamento legato al meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio, il mese di aprile resterà il punto di riferimento: “Per alcuni settori il coefficiente sarà 1, per i ristoranti 1,5”, per altri settori potrà arrivare a 2 (quindi ristoro doppio rispetto a quanto già ricevuto). Nel decreto ci saranno anche “sostegni specifici per turismo e somministrazione”, cioè bar, ristoranti, pub.
E prima del Cdm riunione in call conference tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora e diversi rappresentanti del mondo dello sport. Presenti, a distanza, tra gli altri il presidente del Coni Giovanni Malagò, quello del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli e il numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli, in rappresentanza del comitato 4.0. Partecipano anche alcuni presidenti degli Enti di promozione sportiva. Al centro della discussione, lo stop allo sport di base e le possibili misure di aiuti. “Noi dobbiamo ridurre le occasioni di socialità in modo da ridurre anche il numero dei contatti che si hanno abitualmente – ha detto Conte, a quanto si apprende durante la riunione -. Solo così riusciremo a tenere sotto controllo la curva epidemiologica”. E poi ancora : “Capisco la sofferenza di tutte le categorie. Ho firmato il Dpcm solo quando sono stato sicuro che ci sarebbero state le risorse per il vostro mondo e per le altre categorie coinvolte”. Chiudere di nuovo lo sport di base è stata una decisione “sofferta ma necessaria”, ha detto il premier Conte ai rappresentanti dello sport. Tra le misure già anticipate il bonus collaboratori che sale da 600 a 800 per il mese di chiusura di novembre, contributi a fondo perduto del doppio rispetto alla scorsa tornata del primo lockdown (variabile in base al calo del fatturato), oltre alla possibilità di cessione del credito di imposta dal canone di affitto degli impianti.