Le chat dei Cinque Stelle tornano a dividersi fra gli irriducibili seguaci di Conte e chi condivide l’ingresso nel governo Draghi.
Sulla questione giustizia per la riforma Cartabia Conte e i suoi seguaci non vogliono cedere di un millimetro.
I sondaggi più recenti certificano che la frana dell’M5S è dovuta all’incertezza che regna fra i grillini mentre Draghi gode un un consenso smisurato. In 2 mesi M5S ha perso altri due punti precipitando al 15 per cento e l’ex-premier lascia sul tavolo meno 9 per cento di popolarità mentre Draghi cresce a ritmi sostenuti.
L’attuale presidente del Consiglio piace, praticamente, a 3 italiani su 4 arrivando a toccare il 74% contro il 59% di Conte.
“Piena agibilità politica del presidente del Movimento”, “chiara separazione fra i ruoli di garanzia e quelli di indirizzo politico”, “ruolo sempre più centrale degli iscritti”. Questi i punti centrali del nuovo statuto del Movimento 5 Stelle, illustrati dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte con un video su Facebook. Il nuovo Statuto e la Carta dei Valori del Movimento saranno disponibili sul sito del M5s, poi fra 15 giorni, ha annunciato Conte, si aprirà la votazione. Uno statuto, ha spiegato Conte riconoscendo i recenti “momenti di smarrimento e di stanchezza”, che servirà per far ripartire il movimento con “nuovo slancio e nuova forza”. “Sarà questo – ha detto – il modo per valorizzare e rilanciare quel grande progetto civico e politico nato 12 anni fa dalle intuizioni e dalla passione di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio”. Vediamone alcuni punti qui sotto.
Il presidente
“Il Presidente è l’unico titolare e responsabile della determinazione e dell’attuazione dell’indirizzo politico del MoVimento 5 Stelle”, nonché “il rappresentante politico del MoVimento 5 Stelle in tutte le sedi”. Inoltre “dirige e coordina la comunicazione delle attività del MoVimento 5 Stelle e degli eletti”. Sono alcuni dei passaggi del nuovo statuto del M5s che andrà in votazione i primi di agosto. “Il presidente è eletto mediante consultazione in Rete secondo le procedure approvate dal Comitato di Garanzia, e resta in carica per 4 (quattro) anni” ed è “eleggibile per non più di due mandati consecutivi”, si legge.
Il garante
Il garante del M5s è “il custode dei valori fondamentali dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle”, “ha il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme dello statuto”. È quanto scritto nel nuovo statuto del M5s. Il garante è “eletto mediante consultazione in rete, all’interno di una rosa di candidati non inferiore a 3” e “resta in carica a tempo indeterminato” nonostante sia revocabile “su proposta deliberata dal Comitato di Garanzia all’unanimità e ratificata da una consultazione in rete degli Iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta”.
La scuola grillina
All’art.15 del nuovo Statuto, infatti, c’è la scuola di formazione di cui aveva parlato nelle scorse settimane Giuseppe Conte. “Art. 15 – Scuola di Formazione del MoVimento 5 Stelle. Con Regolamento del Comitato per la formazione e l’aggiornamento è istituita la Scuola di Formazione. La Scuola di Formazione si prefigge la formazione continua e l’aggiornamento permanente specialistico di coloro che si impegnano e che intendono impegnarsi in politica, con particolare attenzione ai giovani”, si legge. La scuola “promuove l’organizzazione di conferenze, seminari, incontri formativi, corsi di formazione, con esperti delle varie discipline ed esponenti del mondo della cultura, della scienza, della società; all’interno della Scuola di Formazione sono costituiti gruppi di lavoro sulle attività e sui settori più rilevanti che riguardano la vita economica, politica, culturale, sociale, di rilievo interno ed internazionale”. Inoltre, “si prefigge l’obiettivo di fornire la formazione permanente e l’aggiornamento dei portavoce eletti e degli amministratori locali e di tutti coloro che rivestono incarichi pubblici. La Scuola di Formazione è luogo di condivisione delle migliori pratiche in sede amministrativa e con i gruppi di lavoro. Su iniziativa del Presidente possono essere costituite, nell’ambito della Scuola, speciali Commissioni nazionali per lo studio e l’approfondimento di particolari temi”.
Quota e finanziamenti
“Non è previsto il versamento di alcuna quota di iscrizione al MoVimento 5 Stelle”, mentre il “finanziamento delle attività politiche ovvero di singole iniziative, progetti o manifestazioni è costituito dalle erogazioni liberali degli eletti e di ogni altra erogazione liberale proveniente da campagne di autofinanziamento”. E’ quanto prevede l’art. 22 del nuovo statuto. “Con Regolamento approvato dal Comitato di Garanzia su proposta del Presidente sono disciplinate le modalità operative di finanziamento prevedendo ogni misura utile affinché sia impedito il condizionamento di specifici gruppi di interesse nella definizione dell’indirizzo politico del MoVimento e nell’attribuzione degli incarichi e funzioni, interni o esterni al MoVimento”, conclude poi il punt oc del passaggio dedicato al finanziamento.
Ecologia, giustizia sociale, innovazione e economia
Il nuovo Statuto M5S presenta all’art.2 la “Carta dei Principi e dei Valori” come “parte integrante dello Statuto” e la sua revisione “richiede il voto favorevole della maggioranza assoluta degli Iscritti in due successive deliberazioni ad intervallo non minore di un mese. “Le cinque stelle che costellano il nostro orizzonte e orientano la nostra azione sono i beni comuni, l’ecologia integrale, la giustizia sociale, l’innovazione tecnologica e l’economia eco-sociale di mercato. Queste stelle costituiscono i punti cardine dell’azione politica del Movimento 5 Stelle. Sono le priorità programmatiche dell’impegno civico e istituzionale dei suoi rappresentanti”, si legge al primo punto dell’articolo 2. “La costellazione dei valori della Carta dei principi ha l’obiettivo di costruire un futuro migliore, realizzare una società più equa e solidale, che consenta il pieno sviluppo della personalità di ognuno e garantisca migliori opportunità di vita a tutti”.
Vito Crimi ha convocato il voto degli iscritti il 2 e 3 agosto, e in seconda convocazione il 5 e 6.