“La politica e’ la piu’ nobile tra le arti e tra i saperi, perche’, se declinata nel giusto spirito, se indirizzata sempre e comunque al benessere dei cittadini e al miglioramento della qualita’ di vita, diventa uno strumento molto efficace anche per comporre i conflitti della societa’, per riconoscere e far convivere le differenze, per interpretare le istanze, anche quelle piu’ diverse, anche quelle piu’ distanti. Quando la politica si eclissa queste istanze finiscono per restare ai margini, con il rischio che rimangano afone e quindi inascoltate o, peggio, che si traducano in rabbia e sfocino nello scontro violento”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un passaggio delle comunicazioni sulla situazione politica in Aula al Senato.
“Abbiamo l’urgenza – ha evidenziato il capo del Governo – di fare politica, tanto piu’ in questo contesto di diffuse privazioni, di profonda sofferenza, perche’ solo la politica ci offre la possibilita’ di interpretare il malessere della societa’, impedendo che esso esploda in contrapposizioni distruttive. La politica puo’ contribuire a rendere questo malessere un elemento addirittura produttivo e positivo, fattore di avanzamento della nazione. Spetta a noi, quindi, promuovere e contribuire a mettere in forma politica le contraddizioni, le aspirazioni, i bisogni e la volonta’ da parte di tutti di esprimere le proprie potenzialita’. Penso innanzitutto ai lavoratori, a tutte le forze produttive, che sono le componenti decisive da incoraggiare e promuovere per il futuro della Repubblica”.