“Il governo terrà: anche dopo le Europee. Ho visto che Fitch ci classifica come Paese stabile con prospettive negative legate soprattutto all’instabilità politica; addirittura ipotizza elezioni anticipate in questo 2019. Sinceramente, questa instabilità non riesco proprio a vederla”. In un colloqui con il Corriere della Sera, il presidente del Giuseppe Conte, sprizza ottimismo sulla tenuta dei conti e del governo. “Se parliamo di previsioni di natura politica – prosegue il premier – l’opinione di Fitch vale quanto altre analisi politiche che correntemente si fanno, ma la voglia di archiviare la vecchia politica e i vecchi partiti non solo rimane intatta ma in questi mesi si è consolidata, nell’opinione pubblica. D’altronde, mi pare che i sondaggi ci diano un consenso alto, inusuale nello stesso contesto europeo. Non può essere un caso o un errore”.
Certo ma il capo del governo dimentica i distinguo verbali tra M5S e Lega quasi praticamente su tutto. E su questo incombe la scure di un ritocco ai conti pubblici considerando che l’economia italiana è in stallo. Ma il presidente del consiglio dice che l’ ipotesi di una imposta patrimoniale e di una Manovra correttiva non esistono. “E’ da escludersi sia l’imposizione di una patrimoniale sia la Manovra correttiva, anche perché è stato inserito il meccanismo cautelativo che prevede il blocco a luglio della spesa per due miliardi di euro nell’ipotesi che i conti pubblici non siano in linea con le previsioni”.