A poche ore dalla discussione del decreto fiscale e della manovra che approderanno sul tavolo del Consiglio dei Ministri resta ancora alta la tensione tra Lea e M5S sulla pace fiscale. I due partiti della maggioranza gialloverde che sostengono il governo Conte ancora non riescono a trovare l’intesa. Il nodo resta, sempre, la copertura finanziaria. Per trovare una sintesi è convocato per questa sera a Palazzo Chigi intorno alle 19 una riunione di governo. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vedrà M5s e Lega per fare il punto sul decreto fiscale, sul quale diversi aspetti restano ancora da definire. Lunedì prima del Consiglio dei ministri ci sarà un vertice di maggioranza per chiudere l’intesa politica.
“La riforma fiscale non si fa tutta d’un tratto. Ora interveniamo in misura significativa ma sulla pressione fiscale c’è da lavorare ancora perché non è soddisfacente”, spiega il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante l’inaugurazione della quarta edizione della scuola di formazione politica della Lega. Il premier ha poi affermato: “Sono populista. Nella posizione in cui mi trovo, mi sono già trovato a soluzioni di sintesi scomode”. E poi ritorna sul reddito di cittadinanza.
“Il reddito di cittadinanza se realizzato male potrebbe essere inteso come sussidio assistenziale. Stiamo facendo di tutto affinché questo strumento, che potrebbe apparire come non di alta redditività, si realizzi come una iniziativa di sviluppo sociale, di riqualificazione per chi ha perso il lavoro e di qualificazione per chi non lo ha”, ha spiegato il presidente del Consiglio. “La misura dipende da come la realizzeremo, su questo saremo giudicati. Intesa in questi termini sarà una riforma fondamentale per la crescita nel tassello riformistico che stiamo realizzando. L’ispirazione per il reddito di cittadinanza è al modello tedesco. “Stiamo pensando a come modulare le offerte di lavoro sulla base della distribuzione geografica” ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine dell’inaugurazione della quarta edizione della scuola di formazione politica della Lega, in corso a Milano, riferendosi al reddito di cittadinanza. “Lo abbiamo studiato”, precisa Conte. Tanto che “al primo mio incontro con la Merkel chiesi subito di approfondire il suo sistema per quanto riguarda i diritti di recupero al lavoro e all’occupazione. Faremo tesoro anche di qualche inefficienza che si è realizzata in Germania”, assicura il premier concludendo: “Sono tutti dettagli che serviranno a rendere più o meno efficace la riforma”.