Conte ricoverato una notte in ospedale

Nel pieno della crisi di governo Draghi, che vede il suo partito grande protagonista, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha accusato un piccolo problema di salute, che ha richiesto un ricovero in ospedale.

Nella giornata di domenica 17 luglio, come rivelato da ‘Il Foglio’, il capo del Movimento 5 Stelle è andato in ospedale perché rimasto vittima di un’intossicazione alimentare. Per precauzione, Giuseppe Conte è stato ricoverato per una notte al Policlinico Gemelli di Roma.

Nella mattinata di lunedì, poi, Giuseppe Conte è tornato a casa, da dove si è collegato normalmente, via Zoom, alle ore 14, con l’assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Le condizioni di salute di Giuseppe Conte sono migliorate rispetto alla giornata di domenica. Fonti vicine all’ex presidente del Consiglio hanno riferito al quotidiano diretto da Claudio Cerasa che il leader M5S “ha recuperato” e “sta bene“.

A poche ore dalle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi alle Camere e il successivo dibattito sulla fiducia con il voto, in programma nella giornata di mercoledì 20 luglio, il leader M5S Giuseppe Conte ha inviato un messaggio ai rappresentanti del suo partoto, scosso da tensioni interne stando alle ultime ricostruzioni politiche.

Queste le sue parole, riportate: “Se qualcuno ritiene di non poter condividere un percorso così partecipato e condiviso, faccia la propria scelta in piena libertà, in maniera chiara, subito e senza ambiguità. C’è una notte per pensarci. Decisioni che vanno in direzione di una diversa prospettiva siano dichiarate per tempo, per correttezza verso tutti”.

Il leader M5s attende segnali da Mario Draghi sulle richieste del Movimento 5 Stelle per il programma di governo: “Ora la decisione non spetta a noi, ma a Draghi. L’atteggiamento di responsabilità ci impone di chiedere al presidente Draghi che le priorità da noi indicate vengano poste nell’agenda di governo”.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rassegnato le sue dimissioni nella giornata di giovedì 14 luglio, dopo che il Movimento 5 Stelle ha deciso di non votare sul Decreto Aiuti in Senato. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni di Mario Draghi.

La giornata cruciale ora per le sorti del governo Draghi è quella di mercoledì 20 luglio, quando il premier sarà chiamato a riferire alle Camere.

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