Salva Stati, è scontro totale tra Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte. Dopo il leader della Lega si è appellato pubblicamente al Capo dello Stato Sergio Mattarella minacciando di condividere alcuni messaggi risalenti ai tempi del governo gialloverde e inerenti al Mes, il Presidente del Consiglio ha sfidato il leghista dicendosi pronto a sporgere querela per diffamazione.
Giuseppe Conte ha reagito alle accuse di Salvini confermando la sua presenza in Aula per la giornata di lunedì e minacciando querele ai danni del leader della Lega. Per completare l’affondo il Presidente del Consiglio ha rinfacciato al suo ex vicepremier di aver approfittato dell’immunità per il caso della Diciotti. Cosa che sarebbe caldamente invitato a non fare in questa occasione. “Spazzerò via mezze ricostruzioni, menzogne, mistificazioni. A chi oggi si sbraccia a minacciare, io dico: Salvini vada in procura a fare l’esposto, e io querelerò per calunnia. Vorrei chiarire agli italiani che io non ho l’immunità, lui sì, e ne ha già approfittato per il caso Diciotti. Veda questa volta, perché io lo querelerò per calunnia di non approfittarne più”.
Le dichiarazioni di Conte rappresentano il punto di non ritorno. La Lega ha iniziato una nuova fase della sua offensiva. Dal Carroccio prende quota la richiesta di dimissioni del presidente del Consiglio, accusato da Salvini di alto tradimento. Reato, come ricordato dal leader leghista, punibile in tempo di pace con il carcere. Il Presidente del Consiglio ha deciso di accettare la sfida e il suo scopo è quello di screditare il suo avversario numero uno. La sensazione è che all’orizzonte si stia profilando una battaglia politica di vastissime dimensioni che potrebbe culminare con il crollo verticale di uno dei due leader.