L’avvocato ha messo insieme le carte che dovrebbe presentare al Garante della Privacy già questa settimana per un ricorso con cui chiede immediatamente a Casaleggio i dati degli iscritti al Movimento. E’ in base alla normativa sulla Privacy, infatti, che il presidente di Rousseau si rifiuta di consegnare l’elenco. Perché a suo dire, l’unica persona che può ricevere quelle informazioni è il legale rappresentante del Movimento 5 stelle.
Ma quel ‘legale rappresentante’ in questo momento non c’è, visto che la carica di Vito Crimi – il reggente – è stata prorogata oltre il limite consentito, e nonostante nel frattempo l’assemblea avesse votato la necessità di una guida collegiale. Perché ci sia un nuovo capo, serve un nuovo voto su Rousseau. Ma perché ci sia un nuovo voto, serve un accordo economico che accontenti tutti. O quanto meno, di cui tutti finiscano per accontentarsi.
Per le amministrative, c’è la necessità di fare le liste, di scegliere i candidati. Tutte questioni che un tempo si risolvevano attraverso la piattaforma e che adesso rimangono prigioniere del corpo a corpo tra vertici M5S e Associazione Rousseau.
Anche la situazione di Roma potrebbe sciogliersi dopo un accordo con Casaleggio, che consentirebbe di raffreddare la tensione tra vertici M5S e Virginia Raggi. La sindaca è sponsorizzata con forza dal figlio del cofondatore, oltre che da Alessandro Di Battista. Fino a due giorni fa Giuseppe Conte non l’aveva mai chiamata, ma è corso ai ripari: ‘Io ti appoggerò’, le ha garantito due giorni fa. La partita da giocare insieme al Pd, se il candidato sarà Nicola Zingaretti, sarà giocata al secondo turno.
‘Il Movimento5Stelle su Roma ha un ottimo candidato: si chiama Virginia Raggi, il sindaco uscente. Il Movimento l’appoggia in maniera compatta e convinta, a tutti i livelli. Virginia sta dando un nuovo volto alla città e dopo una fase iniziale in cui la sua amministrazione ha dovuto dare segni di discontinuità con le gestioni del passato e ha dovuto tanto seminare, da un po’ di tempo si iniziano a vedere i chiari frutti di questo intenso lavoro e i romani se ne stanno rendendo conto ogni giorno di più. Dispiace che a Roma non si siano realizzate le condizioni per pianificare con il Pd una campagna elettorale in stretta sinergia. Non so chi verrà indicato dal Pd come candidato ufficiale e rispetteremo le loro scelte. Ci auguriamo però che la loro decisione non metta in discussione il lavoro comune che da qualche mese è stato proficuamente avviato a livello di governo regionale, che merita di essere portato a termine fino alla fine della legislatura nell’interesse di tutti i cittadini della Regione. La campagna elettorale che attende Roma sarà una sorta di primaria nel nostro campo, rispetto al campo del centrodestra. Dobbiamo agire in modo intelligente e fare in modo che in caso di secondo turno il dialogo privilegiato del Movimento con il Pd possa dare i propri frutti’, è la dichiarazione di Giuseppe Conte.