Conte tra decreto di aprile e italiani non tutelati economicamente

Un decreto ha messo  sul tavolo quasi tutto lo scostamento di bilancio preventivato dal governo per l’acuirsi dell’emergenza coronavirus. Ai primi segnali di emergenza sanitaria, ed anche economica,  sono seguiti provvedimenti significativi ma limitati, in particolare per rafforzare il sistema sanitario nazionale e dare sollievo alle prime zone rosse. Il consiglio dei ministri ha approvato  un testo che,  almeno nelle intenzioni,  dovrebbe affrontare di petto la situazione che si è venuta a creare, con mezzo Paese,  o forse più,  di fatto bloccato, pezzi importanti di attività economica a rischio chiusura definitiva, famiglie con problemi di liquidità ormai non più solo teorici.

L’esecutivo ha già in programma un successivo provvedimento per aprile, con l’obiettivo di prorogare alcune delle misure previste e impostare incentivi per la ripartenza dell’economia nel medio periodo.

Intanto, come si diceva,  questo decreto attinge già alla parte più consistente delle risorse disponibili, immettendo complessivamente oltre 20 miliardi,  indicatore più ampio dell’indebitamento netto rilevante ai fini europei. Rientrano in questo capitolo l’assegno una tantum di 600 euro alla varie categorie del lavoro autonomo.

Il governo di Giuseppe Conte sta sottovalutando l’emergenza e di conseguenza non chiede, o utilizza,  abbastanza risorse economiche per farvi fronte. I 25 miliardi sono nulla in confronto alle forze messe a disposizione da Berlino, e si finge di non conoscere la vera ed autentica realtà economica dei cittadini disoccupati, o dei cittadini che non sono messi in regola nei negozi commerciali, nei bar ed in altre realtà economiche che sono state costrette dal coronavirus a chiudere l’attività. Cosa faranno coloro che non sono tutelati da contratto e costretti, per sopravvivere, ad accettare un lavoro, già di per se, sottopagato, che non potranno contare su un soccorso di emergenza.

La Banca centrale europea ha appena annunciato un’iniezione di liquidità da 750 miliardi di euro e gli Stati dell’Unione europea stanno mettendo in campo imponenti misure a sostegno delle economie nazionali.

Basterà vedere  un’immagine in cui si vedono messe a confronto le risorse stanziate da vari Paesi per combattere la crisi. Dai 550 miliardi messi a disposizioni dalla Germania ai 25 miliardi del decreto Cura Italia.

I 25 miliardi di euro stanziati tramite il decreto Cura Italia infatti sono i soldi concretamente stanziati dallo Stato italiano e che il governo prevede di spendere nell’immediato futuro per far fronte all’emergenza. In altri termini, si tratta dell’indebitamento netto richiesto per finanziare il bilancio statale dell’anno corrente: si emetteranno cioè più titoli di Stato, aumentando il debito pubblico, per finanziare misure di sostegno economico contro il coronavirus.

I 550 miliardi tedeschi, invece, non sono soldi che il governo mette subito a bilancio. Non si tratta di spese che Berlino intende affrontare nell’immediato futuro per l’emergenza, ma è la liquidità messa a disposizione dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW), la Banca pubblica di investimenti tedesca che potrebbe essere paragonabile alla Cassa depositi e prestiti italiana, anche se le due non hanno esattamente le stesse funzioni. Si tratta di una garanzia, non di un effettivo stanziamento: sono i soldi che la Germania è in grado di assicurare al proprio tessuto economico in questo periodo di emergenza, non quella concretamente messa in campo contro l’epidemia.

Ma sono giri di parole,  che hanno sì corrispondenze formali e sostanziali,  ma che non gettano una luce accecante su una problematica reale su cittadini che non hanno la possibilità reale di sopravvivere in questo tragico periodo contrassegnato dal coronavirus. Punto!

Si era parlato in Europa di dare piccoli fondi ai cittadini per superare le emergenze economiche dei cittadini non abbienti. Se immaginassimo di destinare ad ogni cittadino italiano la somma di 500,00 euro, si arriverebbe alla cifra di  30 miliardi di  Euro. E’ una cifra assurda, oppure è una cifra compatibile con una reale emergenza?

Per mettere a punto il prossimo ‘decreto aprile’ il governo è pronto a collaborare con le opposizioni. Lo ha garantito il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel corso del confronto a Palazzo Chigi con il centrodestra insieme al premier Giuseppe Conte. Il responsabile di via XX Settembre ha ribadito che nel provvedimento in programma per il mese prossimo ci saranno le risorse aggiuntive -(stimate in altri 25 mld) – che serviranno per sostenere imprese e lavoratori a superare la crisi del coronavirus. Sulle risorse del dcreto di marzo, ha spiegato, è noto che i 25 miliardi, autorizzati dal Parlamento, sono stati già tutti impegnati accogliendo anche le richieste venute dall’opposizione.

Salvini al vertice è stato accompagnato da Claudio Durigon e Alberto Bagnai (“Abbiamo chiesto al governo interventi urgenti per proteggere tutti gli anziani e i disabili in case di risposo o in case di cura, almeno 500.000 italiani: servono subito medici, infermieri, mascherine e macchinari. Se non si interviene in fretta, si rischia una strage” ha twittato).

Il decreto varato ieri, con il lockdown  per attività produttive, industriali e commerciali in tutta Italia, ha spiegato Conte,  “è stata una decisione ritenuta necessaria per l’area più critica del Nord, ma sicuramente anche utile in funzione preventiva per il centro e il sud”.

Conte e Gualtieri hanno poi precisato che non ci sono altre risorse per il decreto Cura Italia, approvato a marzo e ora in Parlamento, anche perché per quel decreto è stato chiesto al Parlamento uno scostamento dal deficit che è stato già usato accogliendo anche richieste di opposizione. Ma non significa affatto che il governo ritenga che risorse e misure già stanziate siano sufficienti. Con il prossimo decreto il governo stanzierà cospicue risorse per sostenere imprese, lavoratori e famiglie.

Il premier ha annunciato alle opposizioni che domani saranno distribuite tre milioni e mezzo di mascherine spiegando poi che la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha confermato che la Germania invierà all’Italia 300 respiratori. Aiuti arriveranno dalla Russia, dalla Cina e altri Paesi.

Dobbiamo pretendere  – ha aggiunto – che tutti i Paesi adottino linee rigorose di contrasto al contagio. L’Italia sta attuando una strategia che ci costa sacrifici, con un impatto economico notevole, per ottenere un risultato. Non possiamo accettare che invece altri Paesi affrontino questa lotta con una soglia di rigore più bassa, perché poi potremmo essere esposti agli effetti di un contagio di ritorno. Ecco perché la risposta europea coordinata a tutti i livelli è l’unica possibilità.

Il governo si è impegnato quindi a garantire il doppio passaggio parlamentare dei provvedimenti sull’emergenza coronavirus, e che il Mes oggi può essere utilizzato ma al momento le condizioni non sono accettabili.

Per Forza Italia va “superata la fase di confusione e sovrapposizione tra decreti legge e decreti del presidente del Consiglio o dei singoli ministri. Chiediamo di accorpare i decreti in un ‘testo unico crisi’. Fi chiede poi di inserire durante la discussione in Parlamento del decreto Cura Italia “immediati pagamenti per i debiti pregressi della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese per 60 miliardi e la sospensione di tutti i pagamenti e tutti i tributi fiscali e amministrativi per imprese, aziende, società per la durata della crisi”.

Quanto detto è lodevole ma lo sarà ancor di più se si riflette sulla tristissima realtà che stanno affrontando persone non in possesso di partite iva, che non sono messi in regola dai datori di lavoro, per chi lavora senza ricevere contributi, aiuti e quant’altro.

Mi resta da condividere un messaggio ricevuto in fb: ‘I miei 600 euro che mi saranno dati se li avrò, li darò a chi ne avrà bisogno,  per sfamare i loro figli.  Lavoravano a nero e ce ne sono tanti , loro che da anni prendono circa 25.000 euro al mese di pensione facessero anche  il loro dovere.   Buona serata italiani 👍🏻’.

Perchè il governo finge di non conoscere questa tristissima realtà e non vi pone rimedio? Sembra di assistere al gioco delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo…

Cocis

 

 

 

 

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