Revoca della concessione ad Autostrade senza aspettare l’esito dell’inchiesta sul ponte Morandi. “Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale” ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, organizzato presso la sede della prefettura, dopo la tragedia del crollo del viadotto, confermando il via libera alla procedura. “Abbiamo l’obbligo di far viaggiare tutti i cittadini in sicurezza e disporremo la revoca della concessione ad Autostrade, a cui incombeva l’onere, l’obbligo e il vincolo di curare le manutenzioni di questo viadotto e assicurare agli utenti di poter viaggiare in sicurezza”.
Prima del Cdm già il ministro delle Infrastrutture Toninelli ed il vice premier Di Maio hanno puntato il dito contro i vertici di Autostrade chiedendo le dimissioni dei vertici della società. “I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l’Italia”, dice Di Maio. “Se non sono capaci di gestire le nostre autostrade, lo farà lo Stato”, aggiunge Toninelli.
Per i primi interventi saranno subito stanziati 5 milioni di euro, la proclamazione dello stato di emergenza. E poi il lutto nazionale “che cercheremo di far coincidere con le cerimonie funebri” ha detto Conte. “In questo incontro abbiamo deliberato di accogliere la richiesta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e decretare lo stato di emergenza per 12 mesi in conseguenza degli eventi di ieri mattina, a causa del crollo del viadotto noto come Ponte Morandi e stanziato per primi interventi 5 milioni sul fondo delle emergenze nazionali”.
“La contabilità dei morti aumenta mano a mano che passano le ore, non possiamo che esprimere la nostra vicinanza a loro, le loro famiglie e al personale sanitario che sta lavorando. Abbiamo visitato feriti in condizioni gravi – aggiunge in conferenza stampa dopo il cdm di oggi – e raccolto le loro testimonianze. A tutti i feriti e le persone che versano in gravi condizioni auguriamo una ponta guarigione”. “Sono tragedie inaccettabili, in una società moderna non devono accadere. Questo governo farà di tutto perché non si verifichino più” assicura Conte. Il premier ha ribadito anche l’intenzione di far partire al più presto un piano di monitoraggio delle infrastrutture italiane “per garantire massima serenità e sicurezza alla popolazione”.
La replica di autostrade. “In relazione all’annuncio dell’avvio della procedura di revoca della concessione, Autostrade per l’Italia si dichiara fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi – scrivono in una nota -. E’ una fiducia che si fonda sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali. Peraltro non è possibile in questa fase formulare alcuna ipotesi attendibile sulle cause del crollo”. “Autostrade per l’Italia sta lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto – aggiungono -, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree. La società continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo”.
Salvini: “Case da demolire, impegno a ridarle entro fine anno”. Le case sotto il ponte “verranno demolite tutte e l’impegno è di ridare entro la fine dell’anno un’abitazione a tutte le persone che per motivi di sicurezza le hanno dovute abbandonare”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al termine del sopralluogo sotto il ponte, sottolineando che “alcune decine di appartamenti sono già stati recuperati da Comune e Regione”.
LʼUe: all’Italia 2,5 miliardi per infrastrutture. “Nel periodo 2014-2020 l’Italia ha in programma di ricevere 2,5 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, come strade e ferrovie”. A sottolinearlo è un portavoce della Commissione europea, che spiega come la Commissione, che è in stretto contatto con Roma dopo il crollo del ponte Morandi, non si farà “coinvolgere in alcuno scontro politico” sulla vicenda.