Le spese bancarie fanno registrare una tendenza al ribasso: dal nuovo studio dell’Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it emerge una riduzione dei costi di gestione dei conti correnti negli ultimi 12 mesi. A beneficiare di questo calo sono soprattutto i titolari di conti solo online. I dati dell’indagine, però, confermano che il risparmio è accessibile, in misura minore, anche per i clienti degli istituti bancari tradizionali. La gestione solo telematica del conto resta, inoltre, la formula di risparmio più efficace.
Buone notizie per i risparmiatori e per chiunque disponga di un conto corrente: nell’ultimo anno le spese bancarie di gestione dei conti sono calate fino al 18%. Una tendenza al ribasso che riguarda soprattutto i conti online (-6%) ma non esclude del tutto i conti tradizionali (-2%). Il dato emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it. In base all’analisi effettuata a febbraio 2022, la soluzione più economica continua ad essere rappresentata dai conti correnti bancari solo online.
Così i conti tornano: prezzi giù soprattutto per i depositi telematici
I dati dello studio sono stati ricavati prendendo in esame i principali conti correnti con usabilità online e allo sportello di 34 diversi istituti di credito attivi in Italia. L’indagine, condotta grazie al comparatore conti e carte SOStariffe.it, disponibile anche tramite app per dispositivi mobili, e di quello messo a disposizione da ConfrontaConti.it, ha stimato la variazione dei costi di gestione bancaria nel corso dell’ultimo anno, nei mesi compresi cioè tra febbraio 2021 e febbraio 2022. L’osservatorio ha registrato l’andamento dei prezzi per tre profili di consumatore-tipo: il single, la coppia e la famiglia con due figli, a seconda che si avvalgano di un conto in una banca tradizionale o invece di una banca online.
Banche online: cresce la convenienza per le coppie (-9%)
Gestire un conto corrente online nel corso dell’ultimo anno costa meno (-6%): se a febbraio 2021 si spendevano in media 56,51 euro, ora bastano 52,94 euro per coprire le spese di mantenimento e tutte le operazioni. Sono le coppie in percentuale a beneficiare dei risparmi più significativi (-9%), con un costo annuo di gestione che scende da 57,73 euro a 52,68 euro. In ogni caso, spendono un po’ meno anche i single e le famiglie (- 5%).
Banche tradizionali: a risparmiare di più sono i single (-18%)
Se, invece, consideriamo la banca tradizionale, il classico istituto di credito con prevalenza di filiali sul territorio, lo scenario cambia a seconda dell’utilizzo del conto corrente. In media anche questo tipo di conti nell’ultimo anno ha registrato un lieve calo di costi di gestione (-2%): se a febbraio 2021 si spendevano circa 125,43 euro ogni anno in spese bancarie, quest’anno la somma si è ridotta a 122,46 euro.
A risparmiare di più in questo caso sono i single, purché facciano un uso online del conto (-18%). In generale anche le coppie e le famiglie riscontrano una flessione delle spese da affrontare. Scegliendo una banca tradizionale si risparmia soprattutto usando il conto solo in versione telematica con una spesa media di 110,93 euro con un calo del -9% rispetto alla precedente rilevazione.
Leggero calo della spesa media (-3% per un totale di 141,65 euro) in caso di utilizzo misto mentre con un utilizzo “offline” del conto corrente si registra un incremento delle spese (+3% per una media di oltre 184 euro). Nel complesso, per tutte e tre le tipologie di consumatore la gestione online del conto resta la formula di risparmio più efficace.
Singole operazioni bancarie: sul web i costi vanno giù
La maggiore convenienza dei conti online si riscontra anche nelle diminuzioni di prezzo delle singole operazioni bancarie. In grande calo, ad esempio, i versamenti di contanti e assegni (-28,84%), ma anche i bonifici online (-26,32% scegliendo un conto online). Risulta più conveniente anche effettuare la domiciliazione delle utenze (-26%) negli istituti di credito attivi quasi solo su internet.
Se consideriamo le banche online, aumenta il costo degli assegni (+178%), strumenti quasi caduti in disuso, ma anche le commissioni per i prelievi effettuati presso gli ATM delle altre banche in Italia e nell’area UE (+53%). Infine, per quanto riguarda i conti tradizionali, vanno su le operazioni allo sportello, come il prelievo di contante (+40%), mentre diminuisce il costo della carta di debito (-27%).