Sono ancora dispersi i tre ragazzi travolti dalla piena del fiume Natisone a Premariacco, fra Udine e il confine sloveno, venerdì pomeriggio. Le ricerche sono riprese stamattina con gli elicotteri e con i droni della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. I soccorritori hanno intercettato questa mattina il segnale di uno dei cellulari dei giovani, per questo le ricerche si stanno concentrando in una specifica zona, anche se non è certo che lo smartphone sia rimasto addosso al suo proprietario. I tre hanno raggiunto a piedi un isolotto di ghiaia al centro del fiume, l’acqua è salita e sono rimasti bloccati. I vigili del fuoco hanno tentato di salvarli lanciandogli una corda dall’alto, che i ragazzi non sono riusciti ad afferrare. Poi sono scomparsi nelle acque. A quasi 20 ore dalla scomparsa, le possibilità di trovare i giovani ancora in vita sono quasi azzerate, sia per la velocità dell’acqua, sia per l’ipotermia. Gli esperti sono convinti che il fiume possa “restituire” i corpi, perché il Natisone ha quello che è stato definito un carattere torrentizio estremo: a piene improvvise, come quella di ieri, fa seguito uno “sgonfiamento” altrettanto repentino, con portate d’acqua che improvvisamente si fanno esigue. I vigili del fuoco hanno cercato di utilizzare anche una scala allungata sopra il fiume per salvarli, purtroppo senza risultati.
Riprova
L’ORDINAMENTO DEL CREDITO TRA FINANZA ALTERNATIVA E MUTAMENTI GEOPOLITICI: CONVEGNO A NAPOLI
Da domani 24, al 25 ottobre 2024, il suggestivo complesso monumentale di Santa Chiara, situato …