Contratto di governo e Massoneria
Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dice la sua sulla versione ‘definitiva’ del contratto di governo Movimento Cinque Stelle-Lega, dove sta scritto che non possono diventare ministri o sottosegretari quanti ‘appartengono alla massoneria’.
Afferma Bisi: ‘Quando si inizia a perseguitare la massoneria, il secondo passaggio è che finisce la libertà di tutti’.
La versione ‘definitiva’ del contratto di governo è pubblica e al primo capitolo sul funzionamento del governo, nel codice ‘etico’, viene affermato quanto scritto prima.
Un breve excursus ci dice che la Massoneria, Arte Reale, è un’associazione iniziatica e di fratellanza a base morale che si propone come patto etico-morale tra uomini liberi, e nacque nel 1717 con regole costitutive date alla stampa nel 1723.
Spesso è stata al centro di studi, inchieste e approfondimenti soprattutto, come oggi, nell’ambito delle teorie del complotto.
In ambito massonico le radici ideali della massoneria vengano fatte risalire alla costruzione del tempio di Salomone, e in termini storici alle corporazioni, o gilde, di muratori del Medioevo.
Ovviamente, e per questioni di spazio, faccio presente che alcune indiscusse celebrità in ambito iniziatico, come ad esempio, Raimondo di Sangro, principe di San Severo furono massoni, così come autorevolissimi esponenti nel mondo politico, culturale ed altro, sono stati massoni. Chiarisco anche che Julius Evola e Eliphas Levi definirono la data del 12 gennaio 1723 la data della ‘morte’ della massoneria. Questo per dire a chiare lettere che la parte ‘magica’ della massoneria è scomparsa dalla sua ‘manifestazione’ rituale. Punto ed a capo.
La Massoneria e’ quindi una delle più antiche e secolari societa’ di uomini che hanno cari i valori morali e spirituali.
Libertà, uguaglianza e fratellanza sono i principi fondanti che ispirano i fratelli massonici che apprendono i suoi princìpi attraverso una serie di racconti sviluppati in forma di rituale.
L’essenziale qualificazione per essere ammessi in Massoneria e’ di credere nell’Essere Supremo, in Dio, senza discriminazioni per il credo religioso professato.
La Massoneria e’ aperta a tutti gli uomini maggiorenni senza distinzione di razza e di ceto sociale.
Per essere ammessi in Massoneria e’ necessario essere uomini di buona reputazione.
I tre grandi princìpi sono Libertà Uguaglianza e Fratellanza
Amore fraterno, Carita’ e Verità
Amore fraterno dimostrato attraverso tolleranza e rispetto nei confronti delle opinioni altrui.
Ogni massone cerchera’ di aiutare chi avesse bisogni prodigandosi nella societa’ con opere di bene, offrendo contributi o meglio il proprio lavoro volontario.
Aiutare un Fratello che e’ in stato di bisogno e’ un impegno del Libero Muratore ma vengono esclusi favoritismi perchè considerati contrari alla morale massonica.
Numerose sono le istituzioni massoniche nel mondo che finanziano direttamente Istituti di ricerca, Ospedali, Istituzioni per gli anziani, orfani ed altro.
In definitiva un massone lavora dentro se stesso per conoscersi e migliorarsi moralmente e nella societa’ come singolo individuo perche’ si affermino i valori della Verita’, della Liberta’ di pensiero e dei Diritti civili.
Vengono escluse dai lavori rituali ciò che concerne appartenenze politiche e religiose.
Da cronista ho partecipato più volte ad incontri ‘fuori loggia’ che consentono ai massoni di avere rapporti con il mondo esterno e sociale.
Sia chiaro che il ‘Tempio’ massonico è al tempo stesso superficie e simbolo perché il ‘tempio’ rappresenta fondamentalmente il corpo umano e l’umanita’ intera.
I massoni identificano il tal modo la crescita interiore del proprio spirito che tende, senza mai potervi giungere, al perfezionamento attraverso processi catartici di riflessione, meditazione e approfondimento dei concetti etici e morali universali.
Il miglioramento del proprio ‘io’ avviene attraverso i lavori rituali che sono finalizzati a divulgare il pensiero positivo, indirizzando tale attivita’ al miglioramento dello stato di condivisione dei princìpi morali, etici e di fratellanza, ponendo avanti al proprio Io quello dell’intera umanità.
I massoni riconoscono un ente creatore denominato Grande Architetto dell’UniVerso (GADU). La massoneria:
– nessun limite alla ricerca della verita’;
– la fratellanza e’ aperta a tutti gli uomini di ogni nazione, razza e credenza;
– lotta contro l’ignoranza in ogni sua forma.
La massoneria non e’ una religione e lascia liberi i suoi affiliati di seguire la religione che desiderano; proclama la liberta’ dell’uomo, proscrive, come si diceva, ogni discussione politica dalle sue riunioni coltivando solo la dedizione alla patria e la fratellanza universale.
Torniamo ora a Bisi, al Grande Oriente d’Italia, obbedienza massonica, antica da oltre 200 anni: ‘Bisogna leggerlo bene questo contratto: i massoni sono inseriti in un elenco con i mafiosi, i corrotti, i concussi. Tutto molto ridotto, tutto molto pericoloso. La storia parla chiaro con la legge del 26 novembre del 1925, promulgata dal fascismo, che fu l’anticamera della deriva autoritaria del regime. Soltanto Gramsci lo capì. Noi, nella guerra del Grande Oriente, abbiamo aspettato ad emanare una nota su questo contratto, sperando in una modifica del passaggio sulla massoneria così come avvenuto più volte su altri temi. Invece nulla. Tutto questo è assurdo, perché allora vorrebbe dire, faccio un’associazione storica, che se oggi fossero ancora tra noi Giuseppe Garibaldi, Giosuè Carducci, Meuccio Ruini, Enrico Fermi, non potrebbero fare i ministri’.
Voglio ricordare ora che Mussolini accettò la sciarpa e il brevetto di 33esimo grado e il rapporto fra fascismo e massoneria è a dir poco ambiguo e, al di là dei proclami propagandistici di Mussolini, fu tutt’altro che conflittuale, a cominciare dal piano della massonica ‘democrazia del lavoro’ che fu elaborato dal ‘fratello massonico’ Alceste De Ambris.
Antonio Gramsci diceva che la Massoneria fu il vero e autentico partito della borghesia italiana e non si fa fatica a capire come mai appoggiò, in origine, l’ascesa al potere del fascismo. Il movimento di Mussolini, infatti, si presentava sia come anticapitalista, antibolscevico, anticomunista e antiproletario. Mussolini, nei suoi discorsi demagogici, attaccava sia i grandi industriali sia i proletari. Si presentava quindi come il difensore della piccola e media borghesia, che fu infatti il maggiore sostenitore, agli albori, del fascismo.
Nel discorso alla Camera del 16 maggio 1925, Mussolini affermava che la società italiana era dominata da un manipolo di uomini mediocri, divenuti potenti solo perché massoni, ma in un’intervista tessé le lodi della massoneria tedesca, inglese e americana. Tre giorni dopo la legge fu approvata dalla Camera, con 289 sì e solo 4 no. Fra gli assenti al voto, i massoni Aldo Finzi e Dino Grandi. Lo stesso Dino Grandi che il 25 luglio 1943, spinto dai massoni americani, che ebbero un ruolo fondamentale nello sbarco degli Alleati in Sicilia, orchestrò la caduta di Mussolini presentando l’ordine del giorno che lo sfiduciò.
E, a proposito di Gran Consiglio del Fascismo, c’è da sottolineare che i quattro quinti del Gran Consiglio che dichiarò fuori legge la massoneria erano formati da massoni.
C’è poi da considerare il rapporto tra il vecchio ‘mangiapreti’ Benito Mussolini e i Patti Lateranensi, tra la massoneria e il Vaticano. Ma scrivo un articolo e non un saggio storico limitandomi a dare un cenno storico al lettore.
In rapida successione non voglio che sfuggano i rapporti che legavano Giuliano De Bernardo, Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, che nel 92 era a bordo della Britannia con i potentati della ‘perfida Albione’ che costrinsero il Governo Italiano a dare il via alle privatizzazioni industriali, ovviamente allo scopo di arricchire ancora di più chi tiene in mano. Assieme all’attuale leader del M5S erano presenti Mario Draghi, Mario Monti, Emma Bonino, Giuliano Amato, vari esponenti della famiglia Agnelli, il presidente della Banca Warburg, Herman van der Wyck, il presidente dell’ Ina, Lorenzo Pallesi, Jeremy Seddon, direttore esecutivo della Barclays de Zoete Wedd, il direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta e decine di altri manager ed economisti internazionali, invitati dalla Regina Elisabetta in persona.
Grillo al microfono di Enrico Mentana disse che a bordo del Britannia erano state discusse cose molto interessanti. La sua risposta è importante, perchè colloca Grillo in una posizione netta. Anche Emma Bonino confermò la presenza a bordo del comico genovese: ‘Non so a che titolo fosse lì, ma la cosa mi parve abbastanza strana. Oggi tutto è più chiaro’.
In quei giorni vi furono indignate prese di posizione della stampa nazionalista. Vi furono preoccupate interrogazioni parlamentari di esponenti del Msi. E vi fu un coro di voci allarmate che denunciarono la ‘regia occulta’ dell’incontro, le strategie dei ‘poteri forti’, la ‘svendita dell’industria italiana’. L’uso del panfilo della Regina Elisabetta sembrò dimostrare che la crociera del Britannia era stata decisa e programmata dal governo di Sua Maestà. E il fatto che l’evento fosse stato organizzato da una società chiamata ‘British Invisibles’ provocò una valanga di sorrisi.
Ricordo poi che lo scorso anno la commissione Antimafia, a guida Pd, dispose i sequestri degli elenchi massonici, fatto già avvenuta anni fa e chiesta dal giudice Agostino Cordova, e che furono ‘sua sponte’ consegnati da Giuliano De Bernardo. Risultato: nessuna anomalia, nessun crimine, solo infondati sospetti.
Stefano Bisi, in questo caso, è chiaro: ‘Siamo oltre la minaccia. Siamo già alle vie di fatto. Con questo contratto, ad una precisa categoria di persone viene vietato di dare il proprio contributo al Paese. E’ un pregiudizio che viene da lontano e vede la massoneria alla base di tutti i complotti. Questo pregiudizio è forte in Italia e nei paesi guidati da regimi dittatoriali. Nelle democrazie compiute, spazio per i massoni c’è’.
In realtà la massoneria ha come valore fondante l’umiltà ed è nei suoi valori fondanti avversa la sopraffazione dell’individuo. In tempi recenti l’unica anomalia da citare riguarda la P2 e Licio Gelli, autentico ‘ipertrofico’ che nulla ha a che fare con gli ideali massonici.
Chiudo con il Gran Maestro Stefano Bisi: ‘Incontriamoci, parliamone e spieghiamoci. Perché non volete i massoni nel governo?. Quello che avete fatto vuol dire considerare un intera categoria di persone, con la loro storia, con la loro vita e il loro lavoro, indegna della vita pubblica. Dunque ora dovete convincere anche me perché non saremmo indegni. Ma tanto non ci riuscirete…’.
Roberto Cristiano