Dormire in tenda, è un ottimo alleato del sonno, lo dimostra uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università del Colorado pubblicato sulla rivista ‘Current Biology’. Secondo i ricercatori una settimana ‘tra i cespugli’ può aiutare a riattivare l’orologio interno, trasformando così gli irriducibili nottambuli in riposati mattinieri. Questo perchè immersi nel verde riusciamo a godere della giusta alternanza luce/buio che permette al nostro corpo di recuperare i ritmi naturali. I dati suggeriscono che il mondo moderno con la sua illuminazione artificiale – con innumerevoli ore trascorse in compagnia della tecnologia informatica – abbia spinto indietro il nostro orologio interno di due ore.
Riprova
Qual è il futuro della cooperazione sociale in Sicilia?
Il futuro della cooperazione sociale deve passare dal riconoscimento della dignità di coloro che, ogni …